Vivere in una casa autosufficiente è possibile! Ecco come…

Vivere in una casa autosufficiente dal punto di vista energetico significa scegliere uno stile di vita completamente green senza rinunciare al comfort. Ecco da dove cominciare per rendere un immobile autonomo e compatibile con l’ambiente.

Politiche più attente a questioni ambientali e i grandi progressi effettuati negli ultimi anni dalle ricerche nel campo delle energie rinnovabili, fanno sì che oggi sia possibile auto-produrre energia in modo sufficiente.

Il concetto di “abitare sostenibile” coinvolge temi che molto hanno a che fare con il rapporto tra uomo e natura e il rispetto dei tempi e dei cicli vitali dei materiali naturali. Significa sviluppare una sensibilità e dei comportamenti consapevoli (o meglio eco-consapevoli) nei confronti dei consumi dei prodotti, che si traduce in ambito domestico in ricerca di materiali e arredi in grado di minimizzare l’impatto ambientale, e nella gestione efficiente e senza sprechi delle risorse energetiche.

Per rendersene conto, basta fare un giro in un qualunque negozio di elettrodomestici: il mercato propone tanti esempi di apparecchi che consumano molto meno di una volta: frigoriferi di classe A++, lavastoviglie e lavatrici di classe A++ con attacco di acqua calda sanitaria (ACS), lampadine a LED, ecc.

Lo Stato stesso incentiva l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo, se comprati contestualmente a lavori di ristrutturazione volti all’efficientamento energetico dell’immobile. Infatti l’ultima Legge di Bilancio prevede una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Se vuoi approfondire i dettagli del Bonus mobili ed elettrodomestici scarica qui la guida 2018 dell’Agenzia delle Entrate.

Per rendere la casa del tutto autosufficiente questo però, ovviamente, non basta. Quando si parla di immobili Off-Grid si intendono abitazioni letteralmente staccate dalla rete, indipendenti dalla fornitura di luce e gas, e non inquinanti. Sembra un’utopia… invece in Italia la prima casa Off-Grid esiste già dal 2012! Realizzata a Monsano, in provincia di Ancona, è la prima casa italiana completamente indipendente da fonti fossili inquinanti, scollegata dalla rete elettrica nazionale e dalla tradizionale fornitura di gas.

Ciò dimostra che si può produrre energia pulita a impatto e chilometri zero grazie ad un impianto di energia intelligente, capace di integrare l’abitazione con un sistema di gestione dell’energia. Non mancano però nemmeno gli esempi internazionali, come la ZEB Pilot House o il Waternest 100 (progettato da un Italiano, l’Arch. Giancarlo Zema).

Se vogliamo salvaguardare il nostro pianeta, senza dubbio la risposta è nell’utilizzo di energie rinnovabili.

Come puoi trasformarti da consumatore a produttore di energia, rendendo la tua casa autosufficiente?

Monitora il tuo consumo energetico: le soluzioni per misurare i consumi sono molte e dipendono dall’applicazione e dalle esigenze personali. Ci sono sistemi più semplici ed economici che permettono solo la visualizzazione istantanea in loco; poi ci sono sistemi che memorizzano i dati e si possono collegare al PC; altri ancora permettono di visualizzare i dati registrati tramite App su sistemi Android o iOS anche quando si è fuori.

Riduci il fabbisogno: una volta che hai i dati dettagliati del consumo energetico della tua abitazione, consulta un esperto per avere consigli che lo facciano diminuire.

Intervieni sulla tua casa: dopo un accurato sopralluogo da parte di uno specialista, trova i punti giusti per installare pannelli fotovoltaici e altri impianti come il solare termico che renderanno la vostra casa più green. In una casa autosufficiente l’elettricità si ottiene rigorosamente da fonti rinnovabili (sole, vento, geotermia, biomasse). Si può risparmiare anche sull’acqua, recuperata con un sistema di fitodepurazione costituito da una cisterna o da serbatoi. Grazie a questo sistema è possibile depurare le acque di scarto e riutilizzarle per scaricare i WC, chiudendo così il circuito senza sprechi. Infine si può intervenire anche sul ciclo dei rifiuti, usando la parte organica direttamente per la realizzazione di orti domestici.

Gli italiani sono ancora piuttosto lontani dalla logica della casa completamente autosufficiente se teniamo conto del fatto che in America si stima ci siano già 18.000 famiglie che vivono Off-Grid, ma qualcosa sta comunque cambiando.

Se non possiamo essere da subito green al 100%, possiamo almeno provare a ridurre drasticamente i consumi e a risparmiare sulle bollette della luce e del gas.

Se stai cercando la tua nuova casa…

…avrai notato che tutti gli annunci immobiliari riportano per legge la classe energetica di appartenenza. Questo dato è indispensabile per poter fare intanto una stima approssimativa delle spese alle quali andrai incontro scegliendo un’abitazione o un’altra.

Ogni immobile per essere venduto o concesso in locazione deve essere corredato dall’attestato di prestazione energetica (APE), un certificato che potrà essere anche aggiornato in caso di lavori di riqualificazione o ristrutturazione che andranno a migliorare la prestazione energetica dell’immobile. Anche a questo proposito sono previsti incentivi statali che coprono fino al 65% delle spese sostenute per installazione di pannelli fotovoltaici o in caso di sostituzione degli infissi, della caldaia, posa di isolante, ecc.

Per massima trasparenza, gli annunci dello Studio Immobiliare Serena riportano (oltre al valore numerico) la scansione della prima pagina dell’attestato di prestazione energetica, per consentire ai nostri clienti di fare scelte di acquisto più consapevoli.
Lo Studio Immobiliare Serena è altresì convenzionato con tecnici di zona per la redazione a condizioni vantaggiose degli Attestati di Prestazione Energetica per la vostra abitazione. 


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.

 


 

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Casa in costruzione: quali sono le tutele per chi acquista.

casa in costruzione

Molti italiani preferiscono comprare una casa non ancora ultimata. Ecco quali sono le tutele garantite dalla legge per chi acquista una casa in costruzione.

casa in costruzione

Acquistare una casa quando è ancora in fase di costruzione permette di intervenire nello sviluppo dell’immobile, adattandolo alle proprie esigenze e ai gusti personali.

Proprio per questo motivo si tratta di una situazione piuttosto comune: sono molti infatti gli italiani che preferiscono comprare una casa non ancora ultimata. Inoltre investire su un immobile nuovo garantisce una maggiore efficienza energetica, e quindi un risparmio garantito nel tempo.

Allo stesso tempo, però, l’acquisto di una casa in costruzione comporta dei rischi e qualche incognita in più… è per questo che chi compra deve conoscere le tutele che la legge gli mette a disposizione.

Il rischio più grande è il fallimento del costruttore.
In caso di fallimento dell’impresa costruttrice, l’acquirente non adeguatamente tutelato non potrà far valere i propri diritti e riavere le somme pagate. A questo proposito il decreto legislativo 122 del 20 giugno 2005 ha istituito a carico a del costruttore l’obbligo di consegnare una fideiussione al compratore. Tramite questa pratica tutte quante le somme versate dall’acquirente sono garantite fino al trasferimento della proprietà. In caso di fallimento o altra situazione similare che renda impossibile al costruttore di terminare i lavori, al compratore basterà rivolgersi all’istituto che ha concesso la fideiussione per riavere il suo denaro.

La garanzia fideiussoria dovrà coprire le somme che il costruttore:

  • abbia già riscosso al momento della stipula del contratto preliminare;
  • debba riscuotere dopo la stipula del contratto preliminare, ma prima che si verifichi il trasferimento della proprietà (ovvero prima del rogito definitivo).

Nel caso in cui il costruttore ometta di rilasciare la polizza fideiussoria sarà sanzionato con la nullità del contratto; questa si può applicare anche quando la garanzia fideiussoria non presenta tutte le caratteristiche prescritte dalla legge, ad esempio nel caso di:

  • garanzia prestata solo per parte delle somme da garantire;
  • polizza rilasciata senza la previsione della rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale;
  • garanzia prestata da soggetto diverso da quelli indicati dalla legge.

La fideiussione non è l’unica tutela a favore di chi compra una casa in costruzione; infatti il decreto legge prevede anche:

  • l’obbligo per il costruttore di consegnare una polizza assicurativa decennale che copra eventuali danni derivanti da difetti di costruzione o da danneggiamento grave dell’immobile;
  • l’obbligo di redigere il contratto preliminare in cui siano inserite tutte le informazioni utili (da una precisa identificazione dell’immobile ai dati personali del compratore, dai tempi di consegna al permesso di costruire, ecc.);
  • se è previsto l’accollo del mutuo che il costruttore ha chiesto per fare i lavori, questo dovrà essere diviso per ciascuna delle unità immobiliari che compongono l’edificio; se non si è provveduto al frazionamento del mutuo, il notaio ha il divieto di stipulare l’atto di vendita;
  • l’immobile sarà escluso dall’eventuale fallimento del costruttore se il compratore (o suoi parenti entro il terzo grado) si impegnano ad abitarci entro 12 mesi dalla data di acquisto o di ultimazione, a condizione però che la casa sia stata comprata al “giusto prezzo”;
  • nel caso di vendita all’asta, il compratore avrà diritto di prelazione se l’immobile è già la sua prima casa;
  • il compratore potrà far valere la garanzia fideiussoria prima che il curatore del fallimento comunichi la scelta tra l’esecuzione e lo scioglimento del contratto.

Non lasciarti sopraffare dall’entusiasmo per la nuova casa, ricorda di tutelarti rivolgendoti a professionisti affidabili.

A Empoli, lo Studio Serena Immobiliare potrà guidarti e consigliarti anche nella parte più strettamente burocratica e legale del tuo acquisto immobiliare.

Affidati ad un servizio di qualità.


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.

 


 

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Animali in condominio? Un tuo diritto! Ecco cosa dice la legge.

Chi ha un animale e vive in condominio sa bene che non sempre i vicini si dimostrano molto tolleranti. Non è facile gestire il proprio amico a quattro zampe in modo sereno se gli altri condomini sono infastiditi dalla sua presenza… ma cosa prevede la legge in merito?

 

Secondo i dati riportati dal Decimo Rapporto Assalco – Zoomark, in Italia nel 2017 gli animali domestici erano almeno 60 milioni e ormai sono considerati veri e propri membri della famiglia. Dare qualche numero aiuterà a fare maggiore chiarezza su quello che si intende; oltre a cani e gatti, rientrano nella definizione sicuramente anche pesci, criceti, coniglietti, furetti e animali esotici come i serpenti.

Le famiglie italiane ospitano:

  • 30 milioni di pesci
  • 13 milioni di uccellini (cifra che ci vale il primato europeo)
  • 7, 5 milioni di gatti
  • 7 milioni di cani
  • 1,8 milioni di piccoli mammiferi come conigli, furetti, criceti, cavie, cincillà e degu
  • 1,3 milioni di rettili (tartarughe, serpenti e iguane).

La legge 220/2012 del nostro Codice Civile indica in modo preciso quali sono le parti comuni dell’edificio, la loro destinazione d’uso, la ripartizione delle spese per scale ed ascensori e la disciplina relativa all’amministratore; non tutti sanno che tale legge dal 18 giugno 2013 è stata integrata con l’articolo 16, riguardante proprio la permanenza degli animali in appartamento. Nel testo della legge è scritto:

Le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici.

Quindi è chiaro che i regolamenti condominiali non possono in alcun modo proibire la presenza di animali.

E’ bene sottolineare che in base alla Legge 281 del 14 agosto 1991 non è possibile attuare iniziative repressive o di allontanamento nei confronti di eventuali colonie feline, atti considerati nella normativa forme di maltrattamento.

In passato vietare l’ingresso di animali da compagnia nei condomini attraverso appositi regolamenti era una pratica molto frequente. La legge 220/2012 ha giustamente stabilito il diritto in ogni condomino di tenere un animale da compagnia, ma certamente non può modificare accordi già presi in precedenza. In pratica se il regolamento condominiale vietava la permanenza di animali in appartamento già da prima del 18 giugno 2013 allora il divieto non potrà essere annullato in nessun modo.

Infatti la legge ha efficacia a partire dalla sua entrata in vigore e non può essere applicata ai regolamenti condominiali approvati precedentemente.

Il fatto che esista il diritto di avere in appartamento cani, gatti e altri animali da compagnia non significa che i proprietari non debbano rispettare alcune regole. Osservarle è importante per la convivenza condominiale ed evitare litigi.

Essenzialmente le regole si riassumono in 5 punti.

  1. Chi danneggia o distrugge beni altrui a causa del comportamento del proprio animale domestico può essere obbligato all’allontanamento;
  2. L’animale non deve essere lasciato libero nelle parti comuni;
  3. L’animale non deve emanare odori sgradevoli o fare rumori molesti di notte e di giorno;
  4. Il regolamento condominiale non può togliere il diritto a tenere animali in casa, ma può limitarlo per ragioni igienico-sanitarie, ad esempio indicando il numero massimo di animali che possono avere accesso ad ogni abitazione;
  5. Nelle aree in cui l’animale (in particolare il cane) può incontrare altre persone, è necessario l’uso del guinzaglio ed eventualmente della museruola.

Nonostante il diritto stabilito dalla legge 220/2012 del Codice Civile può accadere che altri inquilini tentino di inserire particolari divieti nel regolamento condominiale, magari opponendosi alla presenza di animali “a tutela della quiete” o per “motivi igienici”, o impedendo l’uso di aree comuni (come l’ascensore).

In realtà non possono essere deliberate disposizioni limitanti o che annullano il diritto di tenere animali. Se ti trovi in una delle situazioni descritte, puoi fare ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dall’approvazione delle delibera condominiale.

La situazione è diversa se vivi in affitto. Trattandosi di un contratto di natura privata, nel contratto di locazione  il locatario può inserire una clausola di divieto alla detenzione di animale da compagnia nell’appartamento di sua proprietà. Una volta sottoscritto, l’atto diventa vincolante.

Cerchi un alternativa? Potresti valutare l’acquisto di una casa indipendente con giardino, dove nessuno potrà disturbare la quiete tua e del tuo animale.

 


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Gli stranieri cercano casa nei luoghi più segreti d’Italia.

L’Italia da sempre attira turisti da tutto il mondo con le sue bellezze ineguagliabili. Ma dove comprano casa gli stranieri? Ecco le nuove tendenze e le mete preferite dagli acquirenti esteri.

Tempo d’estate, tempo di vacanze… e l’Italia come ogni anno attira turisti da tutto il mondo sulle sue coste incantevoli. Ma non sono certo solo le spiagge ad affascinare i viaggiatori. Il nostro Paese offre così tante meraviglie dal punto di vista paesaggistico e culturale che spesso noi italiani, che le abbiamo sempre sotto gli occhi, le sottovalutiamo. Quello offerto dal nostro Stivale è un turismo dai confini più ampi, in grado di intercettare forme di cultura come l’enogastronomia, l’artigianato oltre a incantevoli paesaggi e famose città d’arte.

L’Italia è bellissima e tutta da scoprire.

Lo sanno bene i numerosi turisti stranieri che vanno alla ricerca di proprietà immobiliari da acquistare in piccoli borghi per potervi trascorrere lunghi soggiorni (e non solo nei mesi estivi). L’Italia nascosta e meno conosciuta sta diventando una delle mete più ambite.

Lo conferma una ricerca condotta dal Sole24Ore, secondo la quale, mentre fino a qualche tempo fa il turismo si concentrava nelle grandi città d’arte, oggi è in forte aumento la tendenza a cercare piccole realtà caratteristiche.

Tra i molti insediamenti risalenti al Medioevo disseminati sul paesaggio italiano, molti nel tempo si sono svuotati diventando dei paesi fantasma. Sono proprio questi i piccoli gioielli che affascinano gli acquirenti stranieri, disposti ad investire anche cifre importanti pur di comprare un immobile in queste zone per dargli nuova vita.

Per chi desidera acquistare un immobile in un luogo suggestivo, immerso nella campagna Toscana, dove si respira la storia di un paese antico la risposta c’è…

… e si trova a Vinci!

Vinci

Tra vigne e oliveti che regalano ottimo vino e olio pregiato, Vinci è collocata alle pendici del Montalbano, incantevole massiccio collinare tra le province di Firenze e Pistoia, a breve distanza dalle maggiori città d’arte della Regione. Il paese è celebre per aver dato i natali a Leonardo; la casa in cui nacque il 15 aprile 1452 è ormai luogo-simbolo della presenza dell’artista e si trova ancora oggi in località Anchiano, a 3 km dal centro, ed è aperta al pubblico. Le carte leonardiane testimoniano che Leonardo conosceva molto bene l’itinerario della “Strada Verde”, un sentiero percorribile a piedi, che collega il castello di Vinci con Anchiano. L’artista percorreva spesso questo tratto costellato da tanti mulini, presenti in quantità sul territorio di Vinci.

Lasciati incantare dai luoghi di Leonardo e cerca la tua nuova casa in queste zone.

Lo Studio Immobiliare Serena può trovare la soluzione immobiliare perfetta per te in questi luoghi da sogno. Visita il nostro sito o contattaci. Saremo lieti di accompagnarti nel percorso della tua compravendita.

 


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Le ultime tendenze di arredo? Una questione…”spinosa”!

Con la loro forma varia e buffa, i cactus negli ultimi mesi sono i protagonisti del mondo del design. Fonte di ispirazione per chi vuole dare un tocco spiritoso alla propria casa, queste piante con le loro spine diventano soggetto di carte da parati, tende, cuscini, pouf, e chi più ne ha più ne metta.

Perché il cactus piace così tanto?
È forse un incoraggiamento a essere forti e resistere anche in condizioni estreme? O forse piace, perché è una pianta che ricevendo poche cure può addirittura fiorire e perciò si adatta alla vita frenetica di chi, preso da mille impegni, rischia di dimenticarsi di dare l’acqua alle piante?
Probabilmente la risposta è molto meno ricercata e meno sociologica: i cactus sono carini!

Una pianta piccola, simpatica, e resistente: il cactus viene declinato in moltissimi accessori d’arredo che, con semplicità, riescono a dare la giusta dose di freschezza e colore alla casa. Insieme alla piantina spinosa, sul podio delle tendenze del product design ci sono anche i fenicotteri rosa e gli ananas.

Ci sono prodotti per la casa e carte da parati che, pur riproducendo questi eccentrici soggetti, danno la giusta personalità alle stanze… senza dubbio i cactus decorativi per arredare la casa sono una buona idea; inoltre la pianta grassa “vera” è una soluzione perfetta per portare un pò di natura anche nelle abitazioni di chi non ha il pollice verde.

Il colore di tendenza ovviamente non può essere che il verde acceso, spesso abbinato al rosa, per dare un tono romantico.

L’allegra “fantasia cactus” conquista anche la cucina, ispirando le decorazioni di stoviglie, tovaglie, tovagliette all’americana, tazze, vassoi, e barattoli. In realtà si può dire che non ci sia una stanza più adatta di un’altra per potersi sbizzarrire con le idee e la creatività… basta pensare ai tessili per bagno e alla biancheria per la camera da letto.

Se anche tu hai deciso di decorare la tua casa con questo motivo, hai veramente opzioni infinite… puoi scegliere un elemento piccolo, come un’illustrazione, un cuscino o un elemento di decoro tipo i mini-cactus in vasetto, in porcellana o vetro, da utilizzare singoli o abbinati.

E a te piacciano i cactus?
Faccelo sapere con un commento!

 


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Un favola in pochi mq. Vivere in una casa piccola può avere anche dei vantaggi?

i vantaggi di vivere in una casa piccola

Si dice che “la felicità risieda nelle piccole cose”. Ebbene nel nostro articolo estenderemo il significato di  questa massima, aggiungendo che la felicità risiede… nelle piccole case. Quando si parla di “casa ideale” o di “casa dei sogni”, di solito la mente ci propone immagini di immobili grandissimi, con finiture extra lusso… Insomma, in stile castello della Bella Addormentata.

In realtà avere un immobile delle dimensioni di un castello non è indispensabile e magari non è nemmeno desiderabile; abitare in una casa di pochi mq infatti può anche essere vantaggioso.

Si può vivere la propria favola anche in una casa piccola, ed oggi lo Studio Immobiliare Serena ti racconta perché.

C’era una volta…

i vantaggi di vivere in una casa piccola

… una casa di 60 mq.

Qui viveva una famiglia di tre persone: un bambino con la mamma ed il papà.

Spesso la mamma si lamentava perché la casa le appariva troppo piccola per loro; non appena il bambino portava i suoi giochi fuori dalla cameretta, sembrava mettere in disordine l’intera abitazione.

La mamma sognava tanto una zona lavanderia e una cucina più grande.

Il papà appariva meno scontento del loro appartamento: dopotutto aveva un piccolo giardino fuori in cui poter mangiare sotto le stelle nelle sere estive, e comunque secondo lui il terrazzo coperto era un buon posto in cui piazzare lavatrice ed asciugatrice. Ma comprendeva le richieste della moglie; anche lui alla fine sarebbe stato curioso di vedere come sarebbe stata la loro vita con qualche comodità in più, ad esempio un secondo bagno.

Il bambino invece amava ed apprezzava la sua casa, era l’unico pienamente soddisfatto. Era il solo ad aver capito che quell’abitazione aveva tutte le caratteristiche giuste per essere la reggia della sua famiglia.

Infatti vivere lì, in quella casa di modeste dimensioni, presentava grandi vantaggi. L’immobile era:

1. COMODO E RAPIDO DA PULIRE, così la mamma aveva più tempo per dedicarsi a lui e portarlo a giocare al parco.

2. RAPIDO A SCALDARSI IN INVERNO E A RAFFRESCARSI IN ESTATE, in modo che tutta la sua famiglia non patisse mai né troppo caldo né troppo freddo.

3. ECONOMICO, infatti il papà era felice di vedere bollette e tasse sulla casa non troppo alte. Con i soldini risparmiati lo avrebbe portato volentieri in vacanza!

4. INTIMO, perché al bambino piaceva scrutare con la coda dell’occhio la mamma che cucinava nella zona giorno open space, mentre lui guardava i cartoni animati sul divano col papà.

5. BELLO. Quando lui ancora non era nato, i suoi genitori avevano arredato la casa con un arredamento molto bello e di qualità. Questo perché, avendo poco spazio a disposizione, avevano scelto di non riempire la loro abitazione da subito con troppi mobili e complementi d’arredo; la loro filosofia era stata “meglio pochi ma buoni” . La scelta era caduta su un arredamento chiaro dato che, si sa: i toni del bianco e beige danno volume agli ambienti.

Vedendo il loro bambino così felice, la mamma e il papà capirono i veri vantaggi di vivere in una casa di 60 mq.
E poi, in fondo, nella stanza singola ci sarebbe stato comunque spazio anche per un eventuale letto a castello…

E vissero per sempre felici e contenti nel loro piccolo castello.

 


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L’immobile perfetto per un investimento sicuro.

 

Investire nel mattone resta uno dei metodi più validi e sicuri per far fruttare i propri risparmi e questo 2018 sembra proprio l’anno giusto per approfittare delle condizioni favorevoli del mercato e dei prezzi degli immobili ancora bassi.

Sebbene un acquisto immobiliare sia generalmente una scelta vincente, le cautele non sono mai troppe ed è necessario orientarsi bene nella vasta offerta, scegliendo con cura l’immobile più adeguato al tipo di operazione che abbiamo intenzione di effettuare.

Il tipico investimento immobiliare prevede di acquistare un immobile, da affittare, per poi rivenderlo dopo qualche anno (andando a consolidare una plusvalenza rispetto al prezzo di acquisto).
Le opportunità d’investimento in questo momento non mancano: servono però un pò di sana intraprendenza e i consigli di un buon agente immobiliare professionista.

 

Ma quale immobile acquistare?
Scoprilo grazie ai consigli dello Studio Immobiliare Serena!

L’aspetto economico.

Per prima cosa devi avere ben chiaro il budget che intendi impiegare per il tuo investimento immobiliare: diversifica sempre il tuo patrimonio e non fare MAI il passo più lungo della gamba.
Ogni investimento deve essere una fonte di soddisfazione, non di preoccupazione!

Decidi se vuoi investire solo i tuoi soldi o se intendi utilizzare anche un mutuo bancario per coprire parte delle spese. Dati i tassi minimi dei mutui attuali, anche questa scelta oggi può risultare conveniente, soprattutto perché il prestito ottenuto dalla banca potrebbe ripagarsi con facilità proprio grazie al reddito procurato dal nuovo immobile.

Tra le spese a cui vai incontro devi calcolare non solo l’eventuale mutuo, ma anche gli altri costi dell’operazione, fra cui: le tasse dovute per la seconda casa, i compensi dovuti ai professionisti coinvolti nell’operazione, le eventuali spese di condominio e di manutenzione, ecc..
Metti al tuo fianco un buon agente immobiliare professionista e lui ti aiuterà a fare chiarezza su tutte le spese e i costi a cui stai andando incontro; solo così potrai valutare davvero se l’investimento che hai di fronte è conveniente oppure no. 

 

Le caratteristiche dell’immobile giusto.

1.Il luogo giusto.

L’immobile giusto è quello che… si trova nella zona giusta.

Non è indispensabile che il tuo immobile sia in centro città, ma è molto meglio se si trova vicino a una stazione o comunque se è ben collegato a servizi e mezzi pubblici. Oggi infatti gli inquilini più referenziati sono spesso i pendolari, che si spostano per lavoro; una posizione strategia vicino ai servizi darà maggiore stabilità e maggiore redditività al tuo investimento.
Se c’è qualcosa che questa lunga crisi ci ha insegnato è che anche nei periodi più bui la richiesta di abitazioni vicino alle stazioni ferroviarie resta forte e stabile. E in questo la stazione di Empoli, con la sua posizione equidistante da Firenze e da Pisa, è assolutamente imbattibile.

Conoscere le caratteristiche di una zona è importantissimo, perché aiuta a capire quali sono le future possibilità di sviluppo del territorio e qual’è il tipo di persone che ci vive; queste informazioni sono essenziali per prevedere meglio le possibilità di guadagno nel lungo periodo.
Facile constatare quali siano le zone più richieste oggi, ma… fra dieci anni? Per saperlo ci vuole una visione di lungo periodo.

Ecco alcune delle domande che è necessario porsi:
– Chi tipicamente vive in questo quartiere, sarebbe un buon inquilino?
– Quanto distano i mezzi pubblici e i servizi essenziali?
– Come sarà questo quartiere fra una decina di anni?
– Quali sono i canoni d’affitto medi?

 

2.Dimensioni e condizioni dell’immobile giusto.

Per investimento non è necessario comprare case grandi, anzi! Spesso gli immobili piccoli sono i più facili e convenienti da affittare e da gestire, anche perché sono quelli maggiormente richiesti dagli inquilini più affidabili: i giovani.

L’immobile che acquisti per investimento non deve necessariamente avere tutte le caratteristiche e le comodità dell’abitazione dei “tuoi” sogni, ma deve essere un’abitazione gradevole e moderna, in ottimo stato, da affittare ad altri e poi da rivendere tra qualche anno!
Quindi non dimenticare mai qual’è lo scopo: acquistare, affittare e magari rivendere con una plusvalenza quando sarà il momento giusto.

Se invece vuoi metterti in gioco (e contemporaneamente risparmiare sul costo di acquisto!) potresti anche orientarti su un appartamento da ristrutturare. In questo modo potrai anche recuperare il 50% dei costi di ristrutturazione ripartiti in 10 anni e aggiungere così un tocco personale che renderà l’appartamento più bello e perciò più facile da affittare a inquilini referenziati.
Se però non vuoi fare una ristrutturazione, assicurati che l’immobile sia in ottime condizioni e che il condominio non necessiti di lavori straordinari.

 

3.Altre considerazioni da fare.

Se non hai fretta e vuoi massimizzare i tuoi guadagni, potresti invece orientarti su una nuda proprietà. Si tratta di una forma di investimento particolarmente vantaggiosa, ma che dà i suoi frutti solo nel medio/lungo periodo.

Prendi in considerazione anche gli immobili già affittati; per te potrebbe essere una scelta vantaggiosa soprattutto se dalla documentazione avrai modo di verificare che l’inquilino ha sempre pagato regolarmente il canone mensile. Questo sarà un motivo di tranquillità in più, perché avrai già la certezza di partire con il piede giusto!

 

L’agente immobiliare giusto.

Per il tuo investimento immobiliare assicurati di rivolgerti a un agente immobiliare professionista che abbia ampia esperienza negli affitti. Molte agenzie si occupano di locazioni solo occasionalmente e quindi conoscono poco questa importante faccia del mercato.
Per il tuo investimento assicurati di rivolgerti ad un’agenzia leader nel settore delle locazioni nella tua città: solo chi conosce bene il mondo degli affitti può consigliarti con cognizione di causa nel tuo investimento!

E solo un’agenzia con una larga esperienza nelle locazioni, potrà negli anni garantirti un affitto sicuro e redditizio.

 


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Comprare la nuda proprietà ma non l’usufrutto. Cosa significa?

nuda proprietà

Acquistare la nuda proprietà è la soluzione giusta per fare un investimento immobiliare a medio/lungo termine: consente di risparmiare fino al 50% sul prezzo dell’immobile.

Lo Studio Serena Immobiliare ti presenta vantaggi e condizioni dell’acquisto di una nuda proprietà.

nuda proprietà

Vendendo la nuda proprietà si cede il proprio immobile, ma non l’usufrutto.

Questo significa che chi vende trattiene per sé il diritto di continuare ad abitare l’immobile per tutta la vita (o fino a un termine stabilito nel contratto). In pratica l’acquirente acquista “le mura della casa”, inizialmente senza poterla utilizzare, almeno fino a quando l’usufrutto non si ricongiungerà con la sua nuda proprietà.

L’istituto della nuda proprietà (regolato dal Codice Civile agli articoli da 978 a 1020) permette a chi vende di ottenere liquidità, continuando allo stesso tempo a vivere normalmente nella propria casa (liberandosi anche dalle spese di manutenzione straordinaria della stessa).
Nella maggior parte dei casi a ricorrere a questo istituto sono le persone anziane, che scelgono di vendere la propria abitazione a un prezzo più basso rispetto a quello di mercato, mantenendo in cambio la possibilità di continuare ad abitarvi.

 

I vantaggi per chi vende:

  • la garanzia di avere il diritto all’uso dell’abitazione fino a quando si è in vita, con una riserva a favore del coniuge (ex art. 540 del Codice Civile);
  • la possibilità di concedere in locazione l’immobile (nei limiti di quanto previsto dal contratto di nuda proprietà) o di trasferire l’usufrutto a terzi;
  • avere liquidità utilizzabile da subito.

In sintesi, chi ha l’usufrutto di una casa può continuare ad abitarla limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia.

 

I vantaggi per chi aquista:

  • poter acquistare ad un prezzo molto inferiore a quello che sarebbe normalmente il prezzo della piena proprietà. La diminuzione del prezzo di una nuda proprietà varia infatti dal 25 al 50% in meno rispetto al normale valore di mercato. La percentuale di sconto è in funzione dell’età e del sesso del venditore, nonché dell’esistenza di un coniuge: più è giovane il venditore, maggiore sarà lo sconto, perché ovviamente l’aspettativa di attesa per il ricongiungimento di nuda proprietà e usufrutto è più lunga;
  • potersi avvalere delle agevolazioni di acquisto prima casa, se in possesso dei requisiti necessari.
  • l’Imu (e la Tasi, dove dovuta) sull’immobile resta totalmente a carico degli usufruttuari, ai quali spettano anche i costi della manutenzione ordinaria. Da ricordare però che gli oneri derivanti da eventuali lavori straordinari saranno a carico del proprietario, così come una quota delle spese condominiali.

Dall’altra parte quindi chi compra una nuda proprietà è innanzitutto interessato a fare un investimento di medio/lungo periodo, a un prezzo di particolare interesse, senza l’urgenza di prendere immediatamente possesso dell’immobile o di trasferircisi in tempi brevi.

 

Come si determina il prezzo di vendita della nuda proprietà?

Per il calcolo del prezzo di vendita di una nuda proprietà bisogna tenere conto di tutta una serie di fattori; per non commettere errori è sempre meglio affidarsi a un agente immobiliare professionista.

Per prima cosa viene stabilito normalmente il valore di mercato della piena proprietà dell’immobile.

Tale valore della piena proprietà viene quindi ridotto di un determinato coefficiente (che varia, fra l’altro, in base all’età e al sesso dell’usufruttuario), secondo le tabelle redatte periodicamente dal Ministero delle Finanze sulla base delle aspettative di vita dei cittadini italiani e dei tassi di interesse attualmente in vigore.

 


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.

 


 

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www.immobiliare-serena.it

 

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Un agente immobiliare in Toscana

 

C’è poco da fare: essere agente immobiliare in Toscana è davvero bello!

 


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.

 


 

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3 CONSIGLI (SEMPLICI) PER VENDERE CASA RAPIDAMENTE

Vendere casa oggi è un’operazione complessa; per farlo serenamente e senza intoppi è sempre consigliato affidarsi a un professionista.
Ci sono però alcuni accorgimenti che puoi mettere in pratica per contribuire al buon esito dell’operazione.
Oggi vediamo insieme tre semplici consigli per vendere casa rapidamente e bene.

1) PRESENTA IL TUO IMMOBILE AL MEGLIO
“Non c’è mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione”, pare scrivesse Oscar Wilde, e aveva sicuramente ragione! Una casa ordinata, pulita, e presentata con cura si vende prima e a un prezzo migliore: è un dato di fatto.
Presenta il tuo immobile al meglio e sarà più facile conquistare il cuore dei possibili acquirenti!

2) PREDISPONI SUBITO TUTTA LA DOCUMENTAZIONE
Mettere a disposizione della tua agenzia e dei suoi potenziali acquirenti tutta la documentazione inerente al tuo immobile è più utile di quel che sembra.

Per prima cosa permette all’agente di presentare al meglio l’immobile, conoscendolo nei dettagli. Avere a disposizione tutta la documentazione ci permette di informare l’acquirente, fugando da subito ogni suo dubbio e trasmettendo un’essenziale immagine di serietà (requisito necessario per impostare al meglio una trattativa).

Sarà il tuo agente immobiliare a indicarti i documenti necessari (APE, planimetrie, dati catastali, atto di acquisto, spese condominiali, relazione tecnica, ecc.), ma tu non lasciarti spaventare: sono tutte cose che probabilmente hai già a disposizione o che possono essere facilmente recuperate (magari proprio con l’aiuto del vostro agente immobiliare e dei suoi tecnici convenzionati).

3) SELEZIONA ACCURATAMENTE IL TUO AGENTE IMMOBILIARE E… CONTROLLA IL SUO OPERATO!
Spesso affidare il tuo (prezioso) immobile a tutte le agenzie è… controproducente. Dovresti valutare di darlo solo ad agenzie selezionate per la loro professionalità e per la loro serietà; e comunque non devi smettere mai di verificare il modo in cui lavorano.
Per essere certo di aver trovato l’agente immobiliare giusto per il tuo immobile, poniti queste domande: gli agenti immobiliari che lavorano sul mio immobile sono in regola e hanno tutti il tesserino di riconoscimento? Come sono le recensioni dell’agenzia su FB? su google? E che si dice di loro in città? E poi, ancora, come è la loro pubblicità? Usano tutti i portali immobiliari e tutti i moderni mezzi di comunicazione o… sono ancora fermi alla vetrina su strada?
Pretendi di essere sempre informato su come viene “trattato” il tuo immobile e, se il trattamento ricevuto non ti convince… beh, cambia agenzia!

Insomma, oggi per vendere casa niente può essere lasciato al caso. E anche il venditore può dare un contributo essenziale al buon esito dell’operazione.

 


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.

 


 

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