Casa in costruzione: quali sono le tutele per chi acquista.

casa in costruzione

Molti italiani preferiscono comprare una casa non ancora ultimata. Ecco quali sono le tutele garantite dalla legge per chi acquista una casa in costruzione.

casa in costruzione

Acquistare una casa quando è ancora in fase di costruzione permette di intervenire nello sviluppo dell’immobile, adattandolo alle proprie esigenze e ai gusti personali.

Proprio per questo motivo si tratta di una situazione piuttosto comune: sono molti infatti gli italiani che preferiscono comprare una casa non ancora ultimata. Inoltre investire su un immobile nuovo garantisce una maggiore efficienza energetica, e quindi un risparmio garantito nel tempo.

Allo stesso tempo, però, l’acquisto di una casa in costruzione comporta dei rischi e qualche incognita in più… è per questo che chi compra deve conoscere le tutele che la legge gli mette a disposizione.

Il rischio più grande è il fallimento del costruttore.
In caso di fallimento dell’impresa costruttrice, l’acquirente non adeguatamente tutelato non potrà far valere i propri diritti e riavere le somme pagate. A questo proposito il decreto legislativo 122 del 20 giugno 2005 ha istituito a carico a del costruttore l’obbligo di consegnare una fideiussione al compratore. Tramite questa pratica tutte quante le somme versate dall’acquirente sono garantite fino al trasferimento della proprietà. In caso di fallimento o altra situazione similare che renda impossibile al costruttore di terminare i lavori, al compratore basterà rivolgersi all’istituto che ha concesso la fideiussione per riavere il suo denaro.

La garanzia fideiussoria dovrà coprire le somme che il costruttore:

  • abbia già riscosso al momento della stipula del contratto preliminare;
  • debba riscuotere dopo la stipula del contratto preliminare, ma prima che si verifichi il trasferimento della proprietà (ovvero prima del rogito definitivo).

Nel caso in cui il costruttore ometta di rilasciare la polizza fideiussoria sarà sanzionato con la nullità del contratto; questa si può applicare anche quando la garanzia fideiussoria non presenta tutte le caratteristiche prescritte dalla legge, ad esempio nel caso di:

  • garanzia prestata solo per parte delle somme da garantire;
  • polizza rilasciata senza la previsione della rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale;
  • garanzia prestata da soggetto diverso da quelli indicati dalla legge.

La fideiussione non è l’unica tutela a favore di chi compra una casa in costruzione; infatti il decreto legge prevede anche:

  • l’obbligo per il costruttore di consegnare una polizza assicurativa decennale che copra eventuali danni derivanti da difetti di costruzione o da danneggiamento grave dell’immobile;
  • l’obbligo di redigere il contratto preliminare in cui siano inserite tutte le informazioni utili (da una precisa identificazione dell’immobile ai dati personali del compratore, dai tempi di consegna al permesso di costruire, ecc.);
  • se è previsto l’accollo del mutuo che il costruttore ha chiesto per fare i lavori, questo dovrà essere diviso per ciascuna delle unità immobiliari che compongono l’edificio; se non si è provveduto al frazionamento del mutuo, il notaio ha il divieto di stipulare l’atto di vendita;
  • l’immobile sarà escluso dall’eventuale fallimento del costruttore se il compratore (o suoi parenti entro il terzo grado) si impegnano ad abitarci entro 12 mesi dalla data di acquisto o di ultimazione, a condizione però che la casa sia stata comprata al “giusto prezzo”;
  • nel caso di vendita all’asta, il compratore avrà diritto di prelazione se l’immobile è già la sua prima casa;
  • il compratore potrà far valere la garanzia fideiussoria prima che il curatore del fallimento comunichi la scelta tra l’esecuzione e lo scioglimento del contratto.

Non lasciarti sopraffare dall’entusiasmo per la nuova casa, ricorda di tutelarti rivolgendoti a professionisti affidabili.

A Empoli, lo Studio Serena Immobiliare potrà guidarti e consigliarti anche nella parte più strettamente burocratica e legale del tuo acquisto immobiliare.

Affidati ad un servizio di qualità.


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.

 


 

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Animali in condominio? Un tuo diritto! Ecco cosa dice la legge.

Chi ha un animale e vive in condominio sa bene che non sempre i vicini si dimostrano molto tolleranti. Non è facile gestire il proprio amico a quattro zampe in modo sereno se gli altri condomini sono infastiditi dalla sua presenza… ma cosa prevede la legge in merito?

 

Secondo i dati riportati dal Decimo Rapporto Assalco – Zoomark, in Italia nel 2017 gli animali domestici erano almeno 60 milioni e ormai sono considerati veri e propri membri della famiglia. Dare qualche numero aiuterà a fare maggiore chiarezza su quello che si intende; oltre a cani e gatti, rientrano nella definizione sicuramente anche pesci, criceti, coniglietti, furetti e animali esotici come i serpenti.

Le famiglie italiane ospitano:

  • 30 milioni di pesci
  • 13 milioni di uccellini (cifra che ci vale il primato europeo)
  • 7, 5 milioni di gatti
  • 7 milioni di cani
  • 1,8 milioni di piccoli mammiferi come conigli, furetti, criceti, cavie, cincillà e degu
  • 1,3 milioni di rettili (tartarughe, serpenti e iguane).

La legge 220/2012 del nostro Codice Civile indica in modo preciso quali sono le parti comuni dell’edificio, la loro destinazione d’uso, la ripartizione delle spese per scale ed ascensori e la disciplina relativa all’amministratore; non tutti sanno che tale legge dal 18 giugno 2013 è stata integrata con l’articolo 16, riguardante proprio la permanenza degli animali in appartamento. Nel testo della legge è scritto:

Le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici.

Quindi è chiaro che i regolamenti condominiali non possono in alcun modo proibire la presenza di animali.

E’ bene sottolineare che in base alla Legge 281 del 14 agosto 1991 non è possibile attuare iniziative repressive o di allontanamento nei confronti di eventuali colonie feline, atti considerati nella normativa forme di maltrattamento.

In passato vietare l’ingresso di animali da compagnia nei condomini attraverso appositi regolamenti era una pratica molto frequente. La legge 220/2012 ha giustamente stabilito il diritto in ogni condomino di tenere un animale da compagnia, ma certamente non può modificare accordi già presi in precedenza. In pratica se il regolamento condominiale vietava la permanenza di animali in appartamento già da prima del 18 giugno 2013 allora il divieto non potrà essere annullato in nessun modo.

Infatti la legge ha efficacia a partire dalla sua entrata in vigore e non può essere applicata ai regolamenti condominiali approvati precedentemente.

Il fatto che esista il diritto di avere in appartamento cani, gatti e altri animali da compagnia non significa che i proprietari non debbano rispettare alcune regole. Osservarle è importante per la convivenza condominiale ed evitare litigi.

Essenzialmente le regole si riassumono in 5 punti.

  1. Chi danneggia o distrugge beni altrui a causa del comportamento del proprio animale domestico può essere obbligato all’allontanamento;
  2. L’animale non deve essere lasciato libero nelle parti comuni;
  3. L’animale non deve emanare odori sgradevoli o fare rumori molesti di notte e di giorno;
  4. Il regolamento condominiale non può togliere il diritto a tenere animali in casa, ma può limitarlo per ragioni igienico-sanitarie, ad esempio indicando il numero massimo di animali che possono avere accesso ad ogni abitazione;
  5. Nelle aree in cui l’animale (in particolare il cane) può incontrare altre persone, è necessario l’uso del guinzaglio ed eventualmente della museruola.

Nonostante il diritto stabilito dalla legge 220/2012 del Codice Civile può accadere che altri inquilini tentino di inserire particolari divieti nel regolamento condominiale, magari opponendosi alla presenza di animali “a tutela della quiete” o per “motivi igienici”, o impedendo l’uso di aree comuni (come l’ascensore).

In realtà non possono essere deliberate disposizioni limitanti o che annullano il diritto di tenere animali. Se ti trovi in una delle situazioni descritte, puoi fare ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dall’approvazione delle delibera condominiale.

La situazione è diversa se vivi in affitto. Trattandosi di un contratto di natura privata, nel contratto di locazione  il locatario può inserire una clausola di divieto alla detenzione di animale da compagnia nell’appartamento di sua proprietà. Una volta sottoscritto, l’atto diventa vincolante.

Cerchi un alternativa? Potresti valutare l’acquisto di una casa indipendente con giardino, dove nessuno potrà disturbare la quiete tua e del tuo animale.

 


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
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Gli stranieri cercano casa nei luoghi più segreti d’Italia.

L’Italia da sempre attira turisti da tutto il mondo con le sue bellezze ineguagliabili. Ma dove comprano casa gli stranieri? Ecco le nuove tendenze e le mete preferite dagli acquirenti esteri.

Tempo d’estate, tempo di vacanze… e l’Italia come ogni anno attira turisti da tutto il mondo sulle sue coste incantevoli. Ma non sono certo solo le spiagge ad affascinare i viaggiatori. Il nostro Paese offre così tante meraviglie dal punto di vista paesaggistico e culturale che spesso noi italiani, che le abbiamo sempre sotto gli occhi, le sottovalutiamo. Quello offerto dal nostro Stivale è un turismo dai confini più ampi, in grado di intercettare forme di cultura come l’enogastronomia, l’artigianato oltre a incantevoli paesaggi e famose città d’arte.

L’Italia è bellissima e tutta da scoprire.

Lo sanno bene i numerosi turisti stranieri che vanno alla ricerca di proprietà immobiliari da acquistare in piccoli borghi per potervi trascorrere lunghi soggiorni (e non solo nei mesi estivi). L’Italia nascosta e meno conosciuta sta diventando una delle mete più ambite.

Lo conferma una ricerca condotta dal Sole24Ore, secondo la quale, mentre fino a qualche tempo fa il turismo si concentrava nelle grandi città d’arte, oggi è in forte aumento la tendenza a cercare piccole realtà caratteristiche.

Tra i molti insediamenti risalenti al Medioevo disseminati sul paesaggio italiano, molti nel tempo si sono svuotati diventando dei paesi fantasma. Sono proprio questi i piccoli gioielli che affascinano gli acquirenti stranieri, disposti ad investire anche cifre importanti pur di comprare un immobile in queste zone per dargli nuova vita.

Per chi desidera acquistare un immobile in un luogo suggestivo, immerso nella campagna Toscana, dove si respira la storia di un paese antico la risposta c’è…

… e si trova a Vinci!

Vinci

Tra vigne e oliveti che regalano ottimo vino e olio pregiato, Vinci è collocata alle pendici del Montalbano, incantevole massiccio collinare tra le province di Firenze e Pistoia, a breve distanza dalle maggiori città d’arte della Regione. Il paese è celebre per aver dato i natali a Leonardo; la casa in cui nacque il 15 aprile 1452 è ormai luogo-simbolo della presenza dell’artista e si trova ancora oggi in località Anchiano, a 3 km dal centro, ed è aperta al pubblico. Le carte leonardiane testimoniano che Leonardo conosceva molto bene l’itinerario della “Strada Verde”, un sentiero percorribile a piedi, che collega il castello di Vinci con Anchiano. L’artista percorreva spesso questo tratto costellato da tanti mulini, presenti in quantità sul territorio di Vinci.

Lasciati incantare dai luoghi di Leonardo e cerca la tua nuova casa in queste zone.

Lo Studio Immobiliare Serena può trovare la soluzione immobiliare perfetta per te in questi luoghi da sogno. Visita il nostro sito o contattaci. Saremo lieti di accompagnarti nel percorso della tua compravendita.

 


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Le ultime tendenze di arredo? Una questione…”spinosa”!

Con la loro forma varia e buffa, i cactus negli ultimi mesi sono i protagonisti del mondo del design. Fonte di ispirazione per chi vuole dare un tocco spiritoso alla propria casa, queste piante con le loro spine diventano soggetto di carte da parati, tende, cuscini, pouf, e chi più ne ha più ne metta.

Perché il cactus piace così tanto?
È forse un incoraggiamento a essere forti e resistere anche in condizioni estreme? O forse piace, perché è una pianta che ricevendo poche cure può addirittura fiorire e perciò si adatta alla vita frenetica di chi, preso da mille impegni, rischia di dimenticarsi di dare l’acqua alle piante?
Probabilmente la risposta è molto meno ricercata e meno sociologica: i cactus sono carini!

Una pianta piccola, simpatica, e resistente: il cactus viene declinato in moltissimi accessori d’arredo che, con semplicità, riescono a dare la giusta dose di freschezza e colore alla casa. Insieme alla piantina spinosa, sul podio delle tendenze del product design ci sono anche i fenicotteri rosa e gli ananas.

Ci sono prodotti per la casa e carte da parati che, pur riproducendo questi eccentrici soggetti, danno la giusta personalità alle stanze… senza dubbio i cactus decorativi per arredare la casa sono una buona idea; inoltre la pianta grassa “vera” è una soluzione perfetta per portare un pò di natura anche nelle abitazioni di chi non ha il pollice verde.

Il colore di tendenza ovviamente non può essere che il verde acceso, spesso abbinato al rosa, per dare un tono romantico.

L’allegra “fantasia cactus” conquista anche la cucina, ispirando le decorazioni di stoviglie, tovaglie, tovagliette all’americana, tazze, vassoi, e barattoli. In realtà si può dire che non ci sia una stanza più adatta di un’altra per potersi sbizzarrire con le idee e la creatività… basta pensare ai tessili per bagno e alla biancheria per la camera da letto.

Se anche tu hai deciso di decorare la tua casa con questo motivo, hai veramente opzioni infinite… puoi scegliere un elemento piccolo, come un’illustrazione, un cuscino o un elemento di decoro tipo i mini-cactus in vasetto, in porcellana o vetro, da utilizzare singoli o abbinati.

E a te piacciano i cactus?
Faccelo sapere con un commento!

 


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