Coronavirus e affitti: come si riduce l’affitto?

Ridurre il canone

Lo Studio Immobiliare Serena ti spiega in che modo è possibile ridurre il canone di locazione.

Nei giorni scorsi ti ho già spiegato come può fare un inquilino per recedere da un contratto di locazione divenuto troppo oneroso a causa dell’attuale emergenza. Tuttavia alcuni recenti articoli di giornale hanno gettato un po’ di confusione sulla materia e quindi ho deciso di tornare nuovamente sull’argomento.

Ridurre il canone

L’inquilino in difficoltà a causa dell’emergenza ha diritto di vedersi ridotto il canone di locazione?
NO.

L’inquilino NON ha diritto di vedersi ridotto il canone. Non c’è nessuna norma di legge che riconosca un diritto per gli inquilini (o un obbligo per i proprietari) di rivedere l’ammontare del canone. E non esiste nessuna agevolazione per i pensionati, né per chi ha lasciato la casa nella sede di lavoro e ora lavora in smart working altrove.

 

Quindi, quali sono le opzioni a disposizione dell’inquilino?
L’inquilino ha a disposizione le seguenti possibilità:

  1. L’inquilino può contattare il proprietario e chiedergli una riduzione del canone. Ma sarà il proprietario a doverla concedere di sua volontà, per “spirito di liberalità” (ed è, appunto, il caso di cui si occupa questo articolo)
  2. Se si tratta dell’affitto di un negozio, l’inquilino in regola con i pagamenti può almeno ottenere dall’erario un credito del 60%, ma solo per il mese di Marzo 2020 (vedi articolo dedicato).
  3. L’inquilino può recedere dal contratto secondo le modalità previste dalla legge e dal contratto stesso. In questo caso l’emergenza Coronavirus è sicuramente motivo di disdetta “per giusta causa” (vedi articolo dedicato).

 

Per quali contratti di locazione si può ridurre il canone?
PER TUTTI.
La riduzione consensuale del canone di locazione è ammessa per qualunque contratto di locazione e in tutte e circostanze.
E quindi:

  • Sia per uso abitativo, che per uso commerciali;
  • Qualunque sia la durata del contratto (4+4, 3+2, transitorio, ecc.);
  • Qualunque sia il regime fiscale del proprietario (tassazione ordinaria o cedolare secca). 

 

Cosa scrivere nell’accordo di riduzione consensuale del canone?
L’accordo deve avere forma scritta, deve essere firmato da entrambe le parti, e deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate.
Esso deve contenere:

  • Un riferimento al contratto in essere, con gli estremi della registrazione e la data di stipula;
  • I dati di locatore e di inquilino;
  • L’indicazione del canone annuale inizialmente stabilito;
  • Il canone ridotto sul quale ci si è accordati;
  • Il numero di mesi per i quali l’inquilino pagherà l’importo ridotto.

 

Quanto tempo si ha a disposizione per registrare l’accordo di riduzione del canone?
Per evitare di pagare le imposte sui canoni non riscossi è necessario che l’accordo sia registrato entro 30 giorni (dalla stipula, oppure dal giorno in cui tale accordo entra in vigore).
Tuttavia, stante l’emergenza per il Coronavirus, i termini per tale registrazione sono prorogati al 30 Giugno 2020.

 

Come si registra l’accordo di riduzione del canone?
Per registrare l’accordo di riduzione del canone occorre compilare il Modello 69, reperibile sul sito delle Entrate.
È quindi necessario:

  • Indicare nel Modello 69 gli estremi della registrazione del contratto;
  • Allegare l’accordo firmato da entrambe le parti;
  • Inviare il tutto esclusivamente allo Ufficio dell’Agenzia delle Entrate presso il quale è stato registrato il contratto di locazione.

 

Altre precisazioni:

  • Non sono dovute spese di registrazione e l’atto è esente da bollo. Quindi non c’è nessuna spesa;
  • Non sarà necessario nessuna comunicazione all’Agenzia alla ripresa del normale pagamento. 
  • Per evitare spostamenti, l’accordo di riduzione del canone può essere firmato anche via mail.

 

Tutto chiaro?
Restiamo a vostra disposizione per qualunque necessità, inclusa la possibilità di occuparci noi dei rapporti con i tuoi inquilini e di tutta la burocrazia necessaria.

 

(Il real estate al tempo del coronavirus #8)


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“Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.

 

 

 


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