Coranavirus: “Il bonus affitti per i negozi”

Continuano gli approfondimenti dello Studio Immobiliare Serena sugli aiuti al mondo dell’immobiliare per far fronte all’emergenza Coronavirus.

Dopo aver esaminato come sospendere il mutuo e come recedere da un contratto di locazione, oggi ci soffermiamo sulle agevolazione prevista per le locazioni commerciali: “il Il bonus affitti per negozi e botteghe”.

Diciamolo subito, però: NON è prevista alcuna sospensione dei canoni.

Il Decreto “Cura Italia” prevede però un credito di imposta del 60% a favore dei conduttori di negozi e botteghe.
Esaminiamolo insieme!

In cosa consiste il “bonus affitti per negozi e botteghe”?  

Sostanzialmente il 60% dell’affitto del mese di Marzo 2020 lo paga lo Stato, anche se indirettamente, tramite compensazione. 

 

Chi ne ha diritto?

  • Solo per imprenditori, sono quindi esclusi, ad esempio, i professionisti;
  • Solo se sono fra coloro che sono stati costretti a sospendere le loro attività per via dello stato di emergenza sanitaria
  • Solo per locazioni relative a immobili accatastati nella categoria catastale C/1 (negozi e botteghe). Sono qui esclusi abitazioni, uffici, laboratori artigianali; magazzini, capannoni. 
  • Solo per chi ha pagato al proprietario il 100% del canone di Marzo 2020 (e che quindi sia sostanzialmente in pari con i pagamenti dei canoni). Così specifica L’Agenzia delle entrate nella circolare n. 8/E del 3 aprile 2020.

 

Per quanti mesi?

Al momento in cui scrivo (05/04/20) il bonus è previsto SOLO per il mese di Marzo 2020.

 

Come si ottiene il bonus?

  • Questo risparmio si concretizza attraverso la compensazione dell’importo nel modello F24, 
  • in una o più occasioni, 
  • A questo scopo è stato istituito il codice tributo: “6914” denominato “Credito d’imposta canoni di locazione botteghe e negozi – articolo 65 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 al punto 3.2

 

L’art. 65 del Decreto “Cura Italia”:
“1. Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento connesse  all’emergenza  epidemiologica da  COVID-19,  ai   soggetti   esercenti   attivita’   d’impresa   e’ riconosciuto, per l’anno 2020, un credito d’imposta nella misura  del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1.
2. Il credito d’imposta non si applica alle attivita’ di  cui  agli allegati 1 e 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri 11 marzo 2020 ed e’ utilizzabile, esclusivamente, in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo si provvede ai  sensi dell’articolo 126.”

 

La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 8/E del 3 aprile 2020, punto 3.2
RISPOSTA: L’agevolazione in esame ha la finalità di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica nei confronti dei soggetti esercitanti attività d’impresa nell’ambito della quale risulta condotto in locazione un immobile in categoria catastale C/1. Ancorché la disposizione si riferisca, genericamente, al 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, la stessa ha la finalità di ristorare il soggetto dal costo sostenuto costituito dal predetto canone, sicché in coerenza con tale finalità il predetto credito maturerà a seguito dell’avvenuto pagamento del canone medesimo.

Bonus affitti

 

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“Il real estate ai tempi del coronavirus”: un ciclo di articoli per affrontare insieme l’emergenza!

 


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.


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Potrebbe anche essere un’opportunità!

Opportunità. Crisi.

Scritta in cinese la parola crisi è composta di due caratteri.
Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità.
John F. Kennedy (Indianapolis, 12 Aprile 1959)

Opportunità. Crisi.

Pe quanto può sembrare impossibile,questa crisi sarà anche un’opportunità per alcune categoria di acquirenti:

1) PER GLI ACQUIRENTI IN CERCA DI UN INVESTIMENTO:
I dati ufficiali (così come riportati da Il Sole 24 Ore) parlano chiaro: “Piazza Affari, in poche settimane, ha perso fino al 30-40% della sua capitalizzazione, recuperando poi pochi punti, ma in un contesto di altissima volatilità che non lascia spazio a previsioni nel breve termine. Non solo mercati in picchiata, ma montagne russe anche per il petrolio, le cui quotazioni continuano a scendere perdendo, dal 1° gennaio 2020, oltre l’80% del proprio valore.”

La casa è tradizionalmente il bene rifugio per eccellenza (tanto più in Italia). Ora, con i prezzi tornati a valori normali dopo la bolla degli anni precedenti e con un mercato delle locazioni ormai solido, chi è pronto ad investire potrà fare sicuramente ottimi affari nei mesi che verranno.

Non tutte le case però proteggeranno allo stesso modo il vostro investimento e la consulenza di un agente immobiliare professionista si rivelerà imprescindibile per capire su quali immobili investire al meglio.

 

2) PER GLI ACQUIRENTI IN CERCA DELLA LORO PRIMA CASA:
Per chi è ancora in cerca della propria casa, il momento è destinato a rivelarsi perfino più propizio.

Innanzitutto perché il costo dei mutui non è mai stato così basso nella storia del nostro Paese.
Basti pensare che (con l’indice Eurirs a -0,08% nel mese di Marzo 2020) in taluni casi un mutuo a tasso fisso può rivelarsi perfino più conveniente di un mutuo a tasso variabile. Detto in poche parole: mutui trentennali anche sotto l’1%!!!

Ma non è finita qui.
È ancora attiva la garanzia CONSAP che consente alla giovani coppie di vedersi finanziato fino al 100% del costo d’acquisto di un immobile!
Un buon agente immobiliare saprà agevolare il vostro accesso al credito e guidarvi nella (bellissima) scelta della vostra prima casa. 

(Il real estate ai tempi del Coronavirus #5)

 

“In una crisi, sii conscio del pericolo, ma riconosci l’opportunità.”
Richard Nixon

 


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“Il real estate ai tempi del coronavirus”: un ciclo di articoli per affrontare insieme l’emergenza!


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Una bella storia ai tempi del Coronavirus.

Una bella storia ai tempi del Coronavirus
Perché i sogni si possono realizzare anche nelle difficoltà!

Non dobbiamo assolutamente perdere le occasioni che ci si presentano, nemmeno di questi tempi.

Per questo vi racconterò la storia di Ilaria, una giovanissima imprenditrice, che si è rivolta a noi per realizzare il suo progetto di aprire una seconda attività in Empoli.
Trovare il fondo giusto ha richiesto del tempo, ma ci siamo riusciti alla grande. Quello che abbiamo individuato insieme è un fondo piccolo, ma in una delle migliori posizioni di Empoli. Adesso sarà anche un po’ anonimo, ma lei ha già mille idee su come trasformarlo e renderlo davvero speciale.

Quando tutto sembrava concluso, ecco che è arrivato… il virus.

Ilaria però non si è fatta spaventare: sa che il mondo non finirà qui e insieme abbiamo costruito la soluzione giusta per portare a conclusione l’affitto. Ilaria ha bloccato subito il fondo, riservandosi però la facoltà di scegliere quando far iniziare la locazione, da qui ad Ottobre.
In questo modo il sogno di Ilaria si è realizzato.
Certo la proprietaria perderà (forse) qualche canone di locazione, ma in cambio ha la certezza di aver affittato e di averlo fatto ad un’ottima conduttrice.

Non fermiamoci: anche da casa i sogni si possono realizzare, perfino di questi tempi.

(Il real estate ai tempi del Coronavirus #4)


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Noi ci siamo!

In un periodo di riduzione dei costi per far fronte all’emergenza economica che ha travolto il nostro paese, noi ci siamo! Lo Studio Immobiliare Serena non molla e continua a credere nella nostra economia.

Nell’interesse dei tantissimi clienti che ci hanno affidato i loro immobili in vendita, abbiamo scelto DI NON RIDURRE I NOSTRI INVESTIMENTI PUBBLICITARI.
Nemmeno di un centesimo.

Per chi vende:
Se hai affidato a noi il tuo bene materiale più prezioso (la casa), stai certo che il tuo immobile resterà SEMPRE VISIBILE on-line, senza alcuna interruzione a causa del Coronavirus.
Certo, in questo momento non è possibile fare appuntamenti… ma chi è interessato potrà visitare virtualmente gli immobili sul nostro sito www.immobiliare-serena.it e su tutti i principali portali immobiliari: Immobiliare.it, Casa.it, idealista.it.

Per chi compra:
Scoprirete che tutti i nostri immobili sono pubblicizzati tramite: foto professionali, foto panoramiche a 360°, video, planimetrie, e attestato di prestazione energetica. Con l’indicazione dei mq utili *veri* e con descrizioni dettagliate.
Tutto questo vi permetterà di visitare in dettaglio le “nostre” case… da casa vostra (tramite smartphone, PC, o Tablet)!

Se stai cercando casa, non smettere proprio adesso!
Guarda tutti gli immobili che vuoi, contattaci, e noi ti richiameremo appena sarà possibile andarli a vedere.

Nel frattempo #iorestoacasa, perché la salute di tutti è un bene prezioso e va tutelata.

Noi non ci fermiamo.

(Il real estate ai tempi del Coronavirus #4)


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Coronavirus e mutui: si può sospendere il mutuo?

In un momento di crisi economica, come quello che stiamo vivendo, ogni aiuto economico può essere importante. Fra quelli messi in campo dallo Stato c’è anche (in taluni casi) la facoltà di sospendere il mutuo.

Lo Studio Immobiliare Serena in questo articolo cercherà di spiegarti quando è possibile sospendere il mutuo e quando può rivelarsi conveniente farlo.

CHI PUÒ RICHIEDERE LA SOSPENSIONE DEL MUTUO?
Puoi richiedere la sospensione del mutuo solo se rientri in una di queste casistiche:

  1. Dipendenti, in caso di  sospensione del lavoro o la riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni (ex all’art. 26 del D.L. n. 9/2020).
  2. Lavoratori autonomi e i liberi professionisti che abbiano registrato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data, un calo del proprio fatturato superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus. (ec D.L. n. 18/2020 c.d. “Decreto Cura Italia”).
    NOTA BENE: In questo caso specifico (lavoratori autonomi e liberi professionisti) la sospensione potrà operare al massimo per un periodo di 9 mesi dall’entrata in vigore di detto Decreto.
  3. Cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (come già previsto per il Fondo istituito con Legge n. 244 del 24/12/2007).
  4. Cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato (come già previsto per il Fondo istituito con Legge n. 244 del 24/12/2007).
  5. Cessazione dei rapporti di lavoro parasubordinato, o di rappresentanza commerciale o di agenzia (art. 409 n. 3 del c.p.c.) (come già previsto per il Fondo istituito con Legge n. 244 del 24/12/2007).
  6. Morte o riconoscimento di grave handicap ovvero di invalidità civile non inferiore all’80% (come già previsto per il Fondo istituito con Legge n. 244 del 24/12/2007).

 

QUALI SONO I REQUISITI OBBLIGATORI PER POTER RICHIEDERE LA SOSPENSIONE DEL MUTUO?
I presupposti per poter accedere alla sospensione del mutuo sono i seguenti:

  1. Il mutuo deve essere stato contratto per un importo non superiore ad Euro 250.000 (indipendente dal prezzo d’acquisto dell’immobile)
  2. Il mutuo deve essere in ammortamento da almeno 1 anno.
  3. Il mutuo non deve aver fruito di agevolazioni pubbliche.
  4. Non deve esserci, al momento della presentazione della domanda, un ritardo nei pagamenti  superiore ai 90 giorni.
  5. Non deve essere stata stipulata un’assicurazione a copertura del rischio perdita d’impiego, inabilità temporanea totale, o decesso.
  6. Il cliente non abbia già usufruito di una sospensione del mutuo complessiva pari a 18 mensilità.

 

ALTRE INFORMAZIONI RILEVANTI:

  • In caso di mutuo cointestato a due o più persone, è sufficiente che le condizioni di cui sopra sussistano nei confronti anche di uno soltanto dei mutuatari;
  • In caso di morte del mutuatario, la domanda può essere presentata dal co-intestatario del mutuo o dall’erede subentrato nell’intestazione del mutuo. In quest’ultimo caso l’erede che presenta la domanda dovrà avere accettato l’eredità e trasferito nell’immobile oggetto del mutuo la sua residenza.
  • In ragione dell’eccezionalità della situazione, si evidenzia che per un periodo di 9 mesi dall’entrata in vigore del Decreto Cura Italia, è stato eliminato il requisito della presentazione del modello ISEE al fine di facilitare l’accesso al Fondo di Solidarietà.

 

COSTI E DURATA DELLA SOSPENSIONE:

  • La sospensione potrà essere accordata per un massimo di 18 mesi (comprensivi dei mesi di sospensione di cui si sia già usufruito in precedenza)
  • Le rate sospese saranno accodate al piano di ammortamento originario. Pertanto la sospensione della rata comporterà un allungamento della durata del finanziamento.
  • Al termine del periodo di sospensione, il mutuatario riprenderà a pagare l’importo della rata composto da capitale e interessi.
  • Durante tutto il periodo di sospensione, sul debito residuo matureranno interessi calcolati al tasso e con le modalità previste dal proprio contratto di mutuo.
  • Il Fondo di Solidarietà provvederà al pagamento di tali interessi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione. Il restante 50% sarà a carico del mutuatario.

 

VALUTA BENE SE TI CONVIENE!

  • La prima cosa su cui riflettere è che i mutui più datati hanno più capitale e meno interessi da restituire. Quindi sospendere un mutuo iniziato da poco sarà proporzionalmente più conveniente, perché sarà maggiore la quota su cui interverrà il rimborso del Fondo. 
  • Sono stati registrati casi di istituti di credito che in passato hanno negato la surroga a mutuatari che anni prima avevano fatto ricorso al Fondo di solidarietà per la sospensione delle rate. Quindi può non convenire chiedere la sospensione se si ha intenzione di richiedere la surroga del mutuo.

Il nostro consiglio è quello di rivolgersi alla propria banca e magari (per avere una seconda opinione) anche al vostro agente immobiliare, che saprà consigliarvi e indirizzarvi a un promotore finanziario di fiducia.


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“Il real estate ai tempi del coronavirus”: un ciclo di articoli per affrontare insieme l’emergenza!

 


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Coronavirus e affitti: può l’inquilino dare disdetta?

Locazioni.

In un momento di crisi economica, il canone di affitto può rivelarsi oneroso da sostenere per l’inquilino, ma rappresenta anche un’importante fonte di reddito su cui il proprietario fa affidamento. 


Quali possibilità sono a disposizione del conduttore per sciogliersi legittimamente dal contratto?
A provare a rispondere è lo Studio Immobiliare Serena.

————————-

Per interrompere il contratto di locazione in essere un conduttore può utilizzare uno dei seguenti strumenti:

  1. Risoluzione consensuale del contratto.
  2. Recesso unilaterale del conduttore anche senza motivazione (se previsto dal contratto).
  3. Recesso unilaterale del conduttore per “gravi motivi”.

A queste possibilità si somma, ovviamente, la normale facoltà di disdetta unilaterale che il conduttore può esercitare alla scadenza naturale del contratto di locazione.

È essenziale sottolineare che, stante la vigente legislazione, non sembrano assolutamente utilizzabili, al fine di sciogliere anticipatamente il contratto di locazione, i due seguenti istituti:

  1. Impossibilità sopravvenuta
  2. Eccessiva onerosità sopravvenuta 

 

Esaminiamole insieme:

1- RISOLUZIONE CONSENSUALE DEL CONTRATTO

Le parti di comune accordo possono interrompere il contratto di locazione in qualunque momento. Per farlo serve però il pieno consenso del proprietario del conduttore. 

Atre considerazioni in merito:

  • Col consenso delle parti, il rapporto di locazione può interrompersi in qualunque momento, anche senza preavviso.
  • In caso di locazione di immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione (es. negozio) è essenziale una scrittura privata, che specifichi che il recesso è stato richiesto dal solo conduttore, il quale -contestualmente- rinuncia all’indennizzo che gli spetterebbe per legge ex Art. 34, L. 27 luglio 1978, n. 392.

 

2- RECESSO UNILATERALE DEL CONDUTTORE (MA SOLO SE TALE FACOLTÀ È PREVISTA NEL CONTRATTO) 

“È in facoltà delle parti consentire contrattualmente che il conduttore possa recedere in qualsiasi momento dal contratto dandone avviso al locatore, con lettera raccomandata, almeno sei mesi prima della data in cui il recesso deve avere esecuzione.”  (Art. 4 comma 1, L. 27 luglio 1978, n. 392).
(Per le locazioni commerciali si fa invece riferimento all’Art. 27, L. 27 luglio 1978, n. 392)

Atre considerazioni in merito:

  • Tutti i contratti di locazione ad uso abitativo stipulati presso lo Studio Immobiliare Serena prevedono (salvo rarissime eccezioni) questa possibilità e, dove ciò è possibile per legge, anche con un preavviso ridotto di 3 mesi.
  • In questo caso il canone di locazione è comunque dovuto per tutti i mesi di preavviso previsti dal contratto (che, in caso di contratto ad uso abitativo a canone concordato, sono fissati per legge in 6 mesi).

 

3- RECESSO UNILATERALE DEL CONDUTTORE PER GRAVI MOTIVI

“Indipendentemente dalle previsioni contrattuali il conduttore, qualora ricorrano gravi motivi, può recedere in qualsiasi momento dal contratto con preavviso di almeno sei mesi da comunicarsi con lettera raccomandata.” (Art. 4 comma 2, L. 27 luglio 1978, n. 392).
(Per le locazioni commerciali si fa invece riferimento all’Art. 27, L. 27 luglio 1978, n. 392).
Ma quali sono questi “gravi motivi”?
I gravi motivi di recesso unilaterale del conduttore non sono individuati dalla legge in modo tassativo ma, come chiarito dalla giurisprudenza, devono sostanziarsi in fatti oggettivi, involontari, imprevedibili, e sopravvenuti alla costituzione del rapporto e tali da rendere oltremodo gravosa per il conduttore la prosecuzione del rapporto locativo.
Riteniamo che l’attuale emergenza da Coronavirus possa sicuramente configurare “gravi motivi” per il recesso.

Atre considerazioni in merito:

  • In questo caso il canone di locazione è comunque dovuto per tutti i 6 (SEI) mesi di preavviso previsti dalla legge.
  • Anche se la facoltà di recesso senza motivi fosse esclusa dal contratto, è sempre e comunque possibile il recesso per gravi motivi, in deroga a qualunque patto diverso stabilito nel contratto.

 

QUINDI COME DEVO COMPORTARMI SE IL CONDUTTORE CHIEDE DI RECEDERE ANTICIPATAMENTE DAL CONTRATTO?

Prima di adire le vie legali, è sempre opportuno aprire un canale di interlocuzione fra locatore e conduttore, al fine di trovare una soluzione condivisa che possa recare il minor danno possibile a entrambe le parti.

Il nostro consiglio è quello di rivolgerti in prima battuta all’agenzia immobiliare che ti ha assistito nella ricerca dell’immobile: vi troverai un professionista capace di aiutarti e consigliarti.


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Lo Studio Immobiliare Serena è al tuo fianco per aiutarti, che tu sia un conduttore o un locatore. Contattaci subito e troveremo insieme il modo giusto per affrontare le tue difficoltà legate alla locazione del tuo immobile.

 


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Il real estate ai tempi del coronavirus #1

Allo Studio Immobiliare Serena non ci fermiamo per colpa del virus.
E tanti clienti, insieme a noi, non hanno alcuna intenzione di fermarsi.

Poco fa Luisa (una signora di origini cinesi che abita a Sovigliana da 25 anni) ha comprato il terratetto da ristrutturare di Giuliano (un signore italiano ultra-settantenne). Lei darà una nuova spettacolare casa alla sua famiglia, mentre Giuliano alienerà un immobile di cui da tempo non ha più bisogno.

Grazie a Luisa e Giuliano, che sono andati avanti nonostante il virus, un sacco di professionisti nelle prossime settimane lavoreranno normalmente: il qui presente agente immobiliare (!!!), l’architetto, il promotore finanziario, la banca, il muratore, l’idraulico, il mobiliere, il piastrellista, l’imbianchino, il traslocatore, e chissà quanti altri…

L’unica differenza? Dopo aver firmato la proposta d’acquisto, Luisa e Giuliano non si sono stretti la mano. 😊


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Lo Studio Immobiliare Serena è al tuo fianco per aiutarti in questo momento così difficile.
Contattaci subito.

 


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Quale casa sognano i millennial?

Nuove abitudini e nuovi modi di vivere gli spazi domestici: come è cambiata l’idea di casa negli ultimi anni?

La casa ideale dei millennial, fra sostenibilità e comfort.

 

Chi sono i millennial?

I millennial sono tutti i giovani nati tra gli anni ’80 e il 2000 e rappresentano l’ultima generazione del XX secolo.

Sono gli appartenenti alla cosiddetta Generazione Y e la loro esistenza è segnata dal fatto di aver vissuto la rivoluzione digitale e la più grande crisi economica che si sia verificata dagli anni ’30.

Questi fattori incidono sul loro modo di vivere, di fare acquisti, di socializzare.

Infatti i millennial acquistano low cost e soprattutto online, aspettano l’happy hour, usano i canali social, spesso si dedicano all’homeworking, sperimentano il cohousing, seguono (o sono loro stessi) youtuber e fashion blogger… anche l’incredibile quantità di forestierismi che è entrata a far parte del nostro linguaggio negli ultimi anni è un altro segno del fatto che i cambiamenti in atto sono davvero tanti!

Qualunque attività dei millennial non può prescindere da un collegamento Internet.

La rete è la soluzione per:

  1. risolvere le esigenze quotidiane nel momento stesso in cui si manifestano
  2. lavorare
  3. intrattersi ed essere sempre aggiornati sulle proprie passioni e sui propri interessi
  4. tenersi informati e imparare cose nuove in tempo reale.

In pratica, i millennial sono non soltanto la prima generazione della storia che in età adulta sa usare e conosce con dimestichezza il digitale, ma che non può farne a meno!

Tutto questo si ripercuote, inevitabilmente, anche sul modo di abitare e sulle scelte legate alla casa.

Nei giorni scorsi Doxa ha presentato a Milano i risultati dell’edizione 2019 dell’Osservatorio sugli Italiani e la Casa.

Dai dati è emerso che per i millennial la casa è un vero e proprio laboratorio dove sperimentare di tutto e lo spazio domestico è vissuto come specchio delle loro passioni.

Internet è la finestra sul mondo esterno, che permette di avere tutto ciò che si desidera a portata di click: il digitale abbatte i confini tra lo spazio abitativo e il resto del mondo, per cui la tecnologia gioca un ruolo quasi fisiologico.

Un occhio di riguardo per le scelte sostenibili.

Il nuovo modo di intendere la qualità della vita e del proprio abitare è caratterizzato dalla volontà di vedere riflessi i propri principi circa la sostenibilità anche nelle scelte abitative.

I millennial sanno che un immobile efficiente dal punto di vista energetico comporta un beneficio sia economico sia a livello ambientale, perciò la loro casa ideale è a basso consumo, ma anche smart, cioè intelligente, ovvero predisposta alla tecnologia per programmare con semplicità ogni attività: dagli elettrodomestici in alta classe energetica all’impianto di riscaldamento, tutto deve essere programmabile e gestibile a distanza, oltre che permettere di monitorare consumi.

Casa e comodità.

Cambia anche il concetto di comfort abitativo per la generazione digitale: a farne le spese è il soggiorno.

L’immagine della famiglia radunata in salotto sul divano a guardare la TV sembra ormai appartenere al passato: è la cucina la grande protagonista, vero luogo di aggregazione e di trasmissione di valori.

Qui si concentra la maggior parte delle attività, si socializza, si accolgono gli ospiti e si raduna la famiglia, in uno spazio funzionale da attrezzare con elettrodomestici efficienti e di ultima generazione.

Quindi, più che ad un ampio soggiorno, nella scelta della loro nuova casa i millennial puntano ad una bella cucina luminosa e danno importanza alla presenza di stanze di appoggio nelle quali possono concentrarsi sul proprio lavoro e dedicarsi alle passioni, e di stanze di servizio: spazi versatili come lavanderie, ripostigli e piccole dispense diventano indispensabili per tenere in ordine.

La parola chiave? FUNZIONALITÀ!

Tu come sogni la tua prossima casa? Raccontacelo in un commento!

E se hai intenzione di cominciare a cercarla, avere al tuo fianco un professionista sarà certamente di grande aiuto: contatta lo Studio Serena Immobiliare o vieni a trovarci in Agenzia in Piazza Don Minzoni 28 a Empoli (FI).

Ascolteremo le tue esigenze e ti proporremo solo soluzioni adatte, fino alla realizzazione del tuo sogno!

Ti aspettiamo…

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Acquisto casa in costruzione: la novità 2019 per il contratto preliminare.

Un’importante novità per chi compra una casa in costruzione! Scoprila nel nostro articolo.

In passato ci siamo già occupati delle  tutele riservate a chi acquista un immobile in costruzione (puoi leggere il nostro approfondimento cliccando qui); in questo articolo vogliamo parlare della novità 2019 in materia, introdotta con il decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14.

Quando si fa riferimento a compravendite di “immobili da costruire”, si tratta di contratti che hanno come oggetto il trasferimento di edifici per la cui costruzione sia stato richiesto il permesso di costruire e che siano ancora da edificare oppure la cui costruzione non sia ancora stata ultimata.

Questo delicato ambito, disciplinato dal decreto legislativo 122 del 20 giugno 2005, vedrà quindi delle importanti innovazioni introdotte dal D.Lgs. 14/2019.

In particolare, la legge attualmente vigente consente di stipulare il contratto preliminare di vendita (cioè il compromesso)«ed ogni altro contratto […] comunque diretto al successivo acquisto in capo a una persona fisica della proprietà» di un immobile da costruire anche nella forma della scrittura privata non autenticata.

Il decreto va a modificare la norma, stabilendo che questi contratti «devono essere stipulati per atto pubblico o per scrittura privata autenticata». In altre parole, il contratto preliminare di vendita per immobili in costruzione dovrà essere effettuato dal notaio.

Le nuove norme divengono applicabili ai contratti relativi a immobili da costruire per i quali il titolo abilitativo edilizio sia stato richiesto o presentato dopo il 16 marzo 2019.

Per chi non rispetta questo obbligo la legge non prevede al momento una sanzione specifica, quindi sarà eventualmente da applicare la disposizione generale dell’articolo 1418 del Codice Civile, per il quale «il contratto è nullo quando è contrario a norme imperative» e sono nulli gli atti stipulati in una forma diversa da quella prescritta dalla legge.

Questa disposizione va quindi ad aggiungersi alle altre in materia, rappresentando un’ulteriore garanzia a tutela dell’acquirente.


Per maggiori informazioni, ti invitiamo a contattarci!

Segui il blog e la pagina Facebook dello Studio Immobiliare Serena per essere sempre al corrente di tutte le principali novità del mondo immobiliare.

 

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Casa nuova o da ristrutturare? Consigli per scegliere quello che fa per te.

casa nuova o da ristrutturare

Quando si decide di comprare casa ci si prepara ad affrontare un periodo importante per la propria vita: quello della ricerca e della scelta dell’abitazione giusta. Quando prendi in considerazione un immobile per l’acquisto ci sono delle essenziali verifiche da fare; ma, ancora prima di arrivare a questo, sicuramente già si avverte il carico emotivo che una scelta simile comporta.

La prima cosa da fare è stabilire la zona in cui vivere negli anni a venire e la tipologia di immobile.

Qui nasce il dilemma: è meglio orientarsi su un immobile nuovo o da ristrutturare? Non c’è una risposta giusta o sbagliata, la scelta è davvero soggettiva e legata a vari fattori, non solo economici.

Quindi avventuriamoci insieme tra i vari pro e i contro che caratterizzano ciascuna di queste due possibilità, in modo che si possa poi tirare le somme per capire quale soluzione ti si addice di più!

casa nuova o da ristrutturare

La casa nuova.

Acquistare una nuova costruzione può essere la scelta giusta per chi non ama gestire situazioni che presentano diverse incognite. Comprando direttamente dal costruttore potrai vedere la realizzazione della tua casa e renderti conto dei vari aspetti che la caratterizzano, con la possibilità di scegliere personalmente i materiali da utilizzare per rivestimenti, porte e infissi. L’impresa ha sicuramente un capitolato di base delle finiture da proporti, ma tu puoi comunque optare per soluzioni extra-capitolato (ovviamente il prezzo varia in base ai prodotti che scegli). Una volta fatto questo, penserà a tutto la ditta di costruzioni e tu eviterai così di dover dedicare del tempo a seguire i lavori.

Inoltre scegliendo un immobile di nuova costruzione avrai la garanzia di avere una casa realizzata nel rispetto delle più moderne normative in materia di tenuta sismica ed efficienza energetica, molto più restrittive rispetto al passato. Quindi la casa sarà a basso impatto energetico e ambientale, garantito da certificazione energetica in classe A o B e grazie a tecniche di costruzione, tecnologie e materiali all’avanguardia, sicuramente diventerai proprietario di un’abitazione bella e tecnologica.

Inoltre l’acquisto su progetto ti permetterà di fare delle modifiche a tuo piacimento. Non potrai stravolgere il disegno, ma i cambiamenti che desideri renderanno la casa modellata sulle tue esigenze. A questo proposito possiamo dire che uno degli elementi a sfavore per chi sceglie il nuovo è la presenza di ambienti che, per quanto sicuramente disposti in modo funzionale, solitamente sono più piccoli rispetto a quelli offerti da una casa datata.

Si sa, le case di un tempo erano più generose in fatto di mq, soprattutto negli ambienti della zona giorno.

Altro svantaggio da non sottovalutare per chi acquista una casa di nuova costruzione è il prezzo, che supera l’usato del 10-25%. Ciò è dovuto anche al fatto che l’offerta è generalmente più limitata.

Infine, se il tuo sogno è comprare un’abitazione nuova ma ti intimorisce il pensiero di investire cifre importanti per una proprietà che concretamente ancora “non esiste” se non su progetto, o è in fase di costruzione, niente paura: la legge ha approntato una serie di cautele nei confronti dei rischi che possono presentarsi fino alla stipula del rogito, soprattutto rispetto al fallimento del costruttore. Troverai tutte le informazioni utili su questo argomento nel nostro articolo “Casa in costruzione: quali sono le tutele per chi acquista”.

La casa da ristrutturare.

Comprare una casa da ristrutturare è una scelta ideale per chi è particolarmente creativo, e soprattutto ha tanta voglia di trasformare gli spazi a sua disposizione affinché rispecchino il suo gusto.

Il prezzo di acquisto, come dicevamo, è decisamente più basso rispetto al nuovo e i vantaggi economici non finiscono qui. Infatti grazie al bonus ristrutturazione puoi recuperare in 10 anni il 50% delle spese effettuate per i lavori fino ad un massimo risparmio di 96.000 euro. Inoltre le imposte d’acquisto dovute sono più basse, come puoi verificare nella Guida per l’acquisto della casa dell’Agenzia delle Entrate.

Poi c’è da considerare che nella maggior parte dei casi le abitazioni costruite decenni fa sono caratterizzate da volumi differenti: stanze più ampie, soffiti più alti, spazi che ormai sono scomparsi. Tutto questo, una volta rimodernato in base al tuo gusto, ti farà scoprire veramente un modo tutto nuovo di vivere la casa.

Per intraprendere una ristrutturazione occorre tempo… ma anche una buona dose di pazienza e tanto entusiasmo, perché quando si lavora su case datate, c’è il rischio che da un momento all’altro salti fuori qualche pecca non preventivata. Per tutelarti in questo senso, prima dell’acquisto puoi comunque avvalerti della consulenza di un geometra o un architetto.

Alcuni potrebbero vivere questa esperienza come un vero incubo, con l’ansia che i lavori si possano prolungare più a lungo del previsto; se pensi di non avere l’indole giusta per affrontare serenamente una ristrutturazione impegnativa, questo tipo di immobile non fa per te. Meglio orientarsi su una casa nuova o comunque in buono stato.

Allora? Cosa hai scelto? Casa nuova o da ristrutturare? Faccelo sapere lasciandoci un commento!

P.S.: Hai bisogno di altre informazioni per chiarirti le idee? Per la tranquillità della tua ricerca, avere al tuo fianco un professionista sarà certamente di grande aiuto: da anni lo Studio Serena Immobiliare lavora nella zona di Empoli offrendo i migliori servizi immobiliari per garantire il buon esito delle operazioni immobiliari dei suoi clienti. Contattaci o vieni a trovarci in Agenzia in Piazza Don Minzoni 28 a Empoli (FI).

Ascolteremo le tue esigenze e ti proporremo solo soluzioni adatte, fino alla realizzazione del tuo sogno!

Ti aspettiamo…

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