Di nuovo operativi… in sicurezza!

Scopri insieme a me tutte le misure di prevenzione messe in campo dallo Studio Immobiliare Serena a tutela della salute e della sicurezza dei propri clienti e dei propri agenti immobiliari.

Dal 04 Maggio 2020 riapriremo… IN ASSOLUTA SICUREZZA!

La legge ci consente di operare normalmente dal 04 Maggio, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza. Sarà quindi possibile riprendere le visite agli immobili e tutte le altre attività consuete della nostra agenzia immobiliare.

Per farlo in sicurezza, queste sono le misure che abbiamo adottato:

In ufficio:

  • L’agenzia immobiliare riceverà solo su appuntamento,
  • In ufficio potrà entrare un cliente alla volta (anche se su appuntamento),
  • I locali dell’agenzia saranno sanificati due volte al giorno e dopo ogni appuntamento in ufficio,
  • Tutti gli ambienti del nostro ufficio hanno un’ampiezza tale da garantire agevolmente il rispetto del distanziamento sociale (anche superiore al minimo di legge),
  • Ogni collaboratore ha il proprio ufficio autonomo ed è dotato di autonome attrezzature tecnologiche,
  • Tutti i climatizzatori sono stati disattivati,
  • Tutti i collaboratori dell’agenzia opereranno, quando possibile, in smart working.

 

Misure di prevenzione generiche:

  • Ogni nostro immobile è presentato nel maniera più completa possibile, per ridurre al minimo le visite superflue (foto professionali, foto panoramiche a 360°, video YouTube, planimetrie, e APE),
  • Dove possibile saranno utilizzate tutte le più moderne tecnologie (firma digitale a distanza, streaming, videoconferenze, ecc.),
  • Da tempo ormai l’agenzia ha digitalizzato, ove possibile, ogni settore della propria attività.

 

Misure di prevenzione in caso di visita fisica:

  • Il cliente e l’agente immobiliare si recheranno sul luogo dell’appuntamento in modo autonomo, ognuno con mezzi propri,
  • Tutti gli agenti immobiliari saranno dotati -in ogni circostanza!- di mascherine, guanti, e protezioni per le scarpe,
  • L’agenzia sarà in grado di fornire anche ai clienti in visita e ai proprietari nelle loro abitazioni tutte le protezioni necessarie, qualora ne siano sprovvisti,
  • Saranno ridotte al minimo necessario le visite agli immobili,
  • Gli accessi agli immobili abitati saranno controllati in modo rigoroso, proteggendo adeguatamente tutti i soggetti coinvolti e garantendo nel modo più assoluto il distanziamento sociale,
  • Ai clienti sarà consegnato preventivamente un depliant illustrativo contenente tutte le raccomandazioni da seguire per effettuare la visita in assoluta sicurezza,
  • Ai clienti sarà consegnato (per loro comodità) un modello pre-compilato di “AUTODICHIARAZIONE AI SENSI DEGLI ARTT. 46 E 47 D.P.R. N. 445/2000”,
  • La visita sul posto all’interno dell’immobile non potrà durare più di 20 minuti e non potranno accedere all’immobile più di tre persone alla volta compreso l’agente immobiliare per evitare assembramento di persone; e comunque solo se ciò è compatibile con le dimensioni interne dell’appartamento.

Più in generale, lo Studio Immobiliare Serena si è adeguato a tutte le linee guida fornite da FIAIP,

che trovate riassunte in questo PDF

Noi ci siamo.

Ma in assoluta sicurezza.


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.


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Bonus prima casa: cos’è, chi può richiederlo e quando si perdono i benefici.

Quando si deve acquistare una nuova casa, è essenziale tenere presente il budget che si ha a disposizione per effettuare l’investimento.

Per non correre il rischio di fare il passo più lungo della gamba, è bene chiarire che il prezzo dell’immobile, per quanto determinante, non è l’unica spesa da sostenere.

Infatti se ti stai preparando a comprare un immobile devi sapere che sarai tenuto a farti carico anche di altre spese legate alla compravendita, tra le quali le imposte sull’acquisto della casa.

La buona notizia è che in presenza di determinati requisiti è possibile usufruire di un regime fiscale agevolato che permette all’acquirente di risparmiare notevolmente.

Vediamo le caratteristiche del Bonus prima casa, chi può richiederlo e in quali circostanze si perdono i benefici.

 

Il Bonus prima casa è uno strumento pensato per aiutare tutti coloro che intendono acquistare un immobile residenziale da utilizzare come abitazione principale.

Valido sia per chi acquista da un privato, sia per chi acquista direttamente da un’impresa, questa agevolazione consiste in imposte ridotte rispetto all’ordinario e in regimi di IVA agevolata, con lo scopo di alleggerire il carico fiscale.

Nello specifico vediamo quanto si deve pagare:

COMPRANDO DA UN PRIVATO:

  • Imposta di registro pari al 2% della rendita catastale dell’immobile (generalmente molto più bassa rispetto al valore reale dell’immobile), anziché al 9% previsto dal regime fiscale ordinario.
  • Imposta ipotecaria: 50 euro.
  • Imposta catastale: 50 euro.

COMPRANDO DALL’IMPRESA (compravendita soggetta a IVA):

  • IVA con aliquota ridotta al 4% (anziché al 10% previsto nel regime ordinario).
  • Imposta di registro: 200 euro.
  • Imposta ipotecaria: 200 euro.
  • Imposta catastale: 200 euro.

È evidente che le imposte da pagare quando si compra una casa variano a seconda che il venditore sia un privato o l’impresa costruttrice, ma di certo in entrambe le situazioni il Bonus prima casa garantisce un notevole risparmio all’acquirente, data l’entità delle cifre sulle quali si va ad applicare la percentuale di sconto.

Chi ha diritto all’agevolazione prima casa?

Come abbiamo detto, il Bonus prima casa è riservato a chi intende acquistare quella che diventerà la sua dimora principale; perciò non è applicabile a seconde o terze case e i requisiti fondamentali per avere accesso al regime fiscale agevolato per l’acquirente sono:

  • non risultare già titolare di un altro immobile comprato senza il Bonus prima casa e ubicato nello stesso Comune, nemmeno se in comunione con il coniuge;
  • non essere già proprietario di un’altra abitazione comprata con le agevolazioni prima casa; in questo caso il compratore può usufruire del Bonus solo dichiarando nell’atto di vendita che si impegnerà a vendere il vecchio immobile entro 12 mesi dal rogito.

Anche l’immobile deve soddisfare alcuni requisiti, ovvero:

  • deve trovarsi nel Comune in cui il proprietario ha (o intende stabilire) la residenza, o lavora. Se l’acquirente risiede in un Comune diverso, ha 18 mesi di tempo dal rogito per trasferire la residenza nel nuovo Comune;
  • non deve essere classificato come immobile di lusso, pertanto non può appartenere alle categorie catastali: A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville), A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).

Per ottenere le agevolazioni fiscali sarà sufficiente dichiarare al notaio che rogita l’atto di vendita di essere in possesso dei requisiti per fare richiesta. Il notaio stesso calcolerà le imposte agevolate.

I benefici spettano anche per l’acquisto delle pertinenze, classificate o classificabili nelle categorie catastali:

  • C/2 (magazzini e locali di deposito);
  • C/6 (per esempio rimesse e autorimesse);
  • C/7 (tettoie chiuse o aperte);

limitatamente ad una pertinenza per ciascuna categoria.

Quando si perdono i benefici?

Come si legge nella Guida dell’Agenzia delle Entrate, le agevolazioni ottenute quando si acquista un’abitazione con i benefici prima casa possono essere perse se:
  • le dichiarazioni previste dalla legge nell’atto di acquisto sono false;
  • l’abitazione viene venduta o donata prima che siano trascorsi 5 anni dalla data di acquisto, a meno che, entro un anno, non si riacquisti un altro immobile, anche a titolo gratuito, da adibire in tempi “ragionevoli” a propria abitazione principale. Il requisito del riacquisto non è soddisfatto quando si stipula, entro l’anno dalla vendita del primo immobile, soltanto un compromesso, poiché con questo tipo di contratto non si trasferisce il bene;
  • non si sposta la residenza nel comune in cui si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto;
  • entro l’anno dall’acquisto del nuovo immobile non viene venduto quello già posseduto, acquistato con le agevolazioni prima casa.

Una volta decaduto dai benefici, il proprietario è tenuto a versare le imposte “risparmiate”, gli interessi e una sanzione del 30% delle imposte stesse.

Hai bisogno di altre informazioni per l’acquisto della tua casa? Esprimi i tuoi dubbi in un commento alla fine di questo articolo. Lo Studio Serena Immobiliare sarà felice di risponderti!

In alternativa, contattaci e affidati alla nostra competenza per completare con successo il tuo percorso di acquisto.


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.


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Come scegliere l’agenzia immobiliare giusta? Le 10 regole da seguire

Le agenzie immobiliari NON sono tutte uguali

Scopri come trovare quella giusta per te

Affidandoti all’agenzia immobiliare giusta, tutto risulterà più facile.

Per questo, prima di scegliere la tua agenzia immobiliare, devi assolutamente essere certo che sia quella adatta alle tue esigenze. Ho scritto questo articolo proprio per illustrarti le dieci regole (più una) che ti permetteranno di orientarti nell’ampia offerta di agenzie immobiliari.

 

Le 10 regole (più una) per individuare l’agenzia immobiliare giusta:

  1. Fidati del tuo istinto! Poni all’agente immobiliare tutte le domande che ritieni necessarie. Dalle sue risposte, potrai capirai molto su di lui.
  2. Verifica che la persona con cui hai parlato sia un vero agente immobiliare. Non vorrai mica affidare la tua casa a un abusivo, vero?!?
  3. Informati preventivamente sul suo onorario (la “provvigione”); se chiede una percentuale troppo alta, diffida!
  4. Se ti chiede di firmare un’esclusiva, assicurati che essa non contenga clausole troppo onerose per te e che non ti obblighi per troppo tempo. Diversamente, diffida!
  5. Informati su quante persone lavorano dentro l’agenzia e con quali qualifiche. Un’agenzia troppo piccola potrebbe non avere le forze necessarie per promuovere al meglio il tuo immobile. Viceversa, un’agenzia troppo grande potrebbe essere composta da personale con scarsa esperienza.
  6. Visita il sito web dell’agenzia immobiliare. Se quello che vedi non ti piace, probabilmente non ti piacerà nemmeno la pubblicità che questa agenzia farà del tuo immobile.
  7. Leggi le recensioni on-line dell’agenzia (sia su Facebook, che su Google). Gli ex clienti possono rivelarti moltissimo.
  8. Valuta la storia dell’agenzia immobiliare: un’agenzia di lungo corso (specie in una città di piccole dimensioni) è spesso sinonimo di affidabilità e conoscenza del territorio.
  9. Presta attenzione ai franchising: anche se si tratta di un marchio diffuso su tutto il territorio nazionale, ciò non è di per sé garanzia di affidabilità. Devi infatti sapere che un marchio in franchising lo si acquista e NON viene assegnato in base al merito! Quindi non farti ingannare dai loghi, ma scegli senza pregiudizi la tua agenzia immobiliare.
  10. Non smettere MAI di controllare e giudicare il tuo agente immobiliare. Egli deve renderti conto regolarmente del suo operato, spiegandoti le strategie che sta adottando, e le difficoltà che sta eventualmente incontrando. Non sempre si riesce a concludere in tempi rapidi, ma il tuo agente immobiliare non deve mai trascurarti!

E, per finire, lascia che ti sveli anche l’undicesima regola… se l’agenzia a cui hai affidato il tuo immobile non si rivela all’altezza delle tue aspettative, beh, NON ESITARE A CAMBIARLA!

Adesso che sai come riconoscere l’agenzia immobiliare giusta per te… ti invito a valutare la mia!


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono agente immobiliare.
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Tutti i vantaggi di affidarsi allo Studio Immobiliare Serena

Nel mio precedente articolo ti ho illustrato le dieci regole (più una) per scegliere al meglio l’agenzia immobiliare più adatta alle tue esigenze.
Adesso concedimi l’occasione di presentarti la mia agenzia, lo Studio Immobiliare Serena.

 

Chi siamo?
Lo Studio Immobiliare Serena opera dal 1992 con onestà e professionalità nel settore immobiliare dell’Empolese Valdelsa, ed è attualmente composto da cinque persone: Iride e Diego (titolari), Laura e Francesco (dipendenti), e Andrea (collaboratore).

 

Di cosa ci occupiamo?

  • Compravendite e locazioni
  • Gestioni patrimoniali
  • Gestione degli affitti
  • Attività commerciali
  • Negozi, fondi artigianali, capannoni
  • Stime (sia verbali, che giurate)
  • Consulenze immobiliari

 

I nostri punti di forza:

  • Uno staff di 5 persone affiatate, sempre al tuo servizio;
  • Agenti immobiliari professionisti, muniti di patentino e costantemente formati;
  • Una delle coperture pubblicitarie più importanti di zona, con una presenza di primo piano su tutti i principali canali pubblicitari del settore;
  • Annunci pubblicitari realizzati con tutte le più moderne attrezzature tecnologiche;
  • Annunci immobiliari dettagliati e veritieri;
  • Un network collaudato di professionisti (architetti, geometri, notai, commercialisti, ditte edili, promotori finanziati, ecc.), pronti ad aiutare i nostri clienti a prezzi vantaggiosi;
  • Una newsletter e un blog completamente gratuiti, pensati per aggiornare costantemente i nostri clienti su tutte le novità del settore;
  • La garanzia di un marchio ben noto in città;
  • La sicurezza di essere in buone mani, grazie al maggior numero di recensioni positive di tutta la zona.

 

Come lavoriamo?

  • Profilazione accurata dei clienti, al fine di limitare le visite inutili;
  • Profilazione accurata degli immobili, per evitare ai nostri clienti inutili perdite tempo;
  • Verifica preventiva di ogni immobile e in particolare sulla regolarità urbanistica e catastale;
  • Stima accurata del più probabile valore di mercato di ogni immobile;
  • Pubblicità su tutti i principali canali del settore;
  • Pubblicità trasparente, chiara, e veritiera;
  • Impegno a seguire i clienti con costanza e assiduità, stabilendo con loro solidi legami di fiducia;
  • Collaborazione costante con tutte le agenzie di zona.
  • Non richiediamo l’esclusiva;
  • Non richiediamo la firma di alcun mandato scritto;

 

Come creiamo la pubblicità del tuo immobile:

  • Foto professionali,
  • Foto panoramiche a 360°,
  • Video YouTube,
  • Planimetrie,
  • Attestato di Prestazione Energetica,
  • Indicazione della superficie utile e della superficie commerciale,
  • Geolocalizzazione attendibile.

 

I nostri canali pubblicitari:

 

Più di 200 recensioni positive!

  • “[…] oltre che professionale è stato anche molto simpatico e amichevole, facendoci dimenticare lo stress per la ricerca della casa e mettendoci fin da subito a nostro agio, ci siamo così sentiti al sicuro e tutelati. […]” by Marco.
  • “[…] Professionalità, disponibilità, competenze, gentilezza… queste le conferme ricevute alla nostra seconda esperienza con loro. […]” by Alberto
  • “[…] In pochi giorni, nonostante le festività natalizie di mezzo, sono riuscita a concludere e trasferirmi. Rimangono un valido punto di riferimento anche a contratto avviato.” by Irene
  • “Agenzia immobiliare davvero competente e seria. Mi hanno assistita rispettando le mie esigenze e fornendo sempre tutti i chiarimenti richiesti. Da consigliare!” by Angela
  • “[…] Consiglio vivamente questa agenzia, perché seria e con persone serie al suo interno!” by Roberta
    e tante, tante altre recensioni, sia su Facebook, che su Google.

Se stai cercando un’agenzia immobiliare a cui affidarti, incontriamoci di persona.

Nulla può sostituire i rapporti umani.


“Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono agente immobiliare.
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Coronavirus e affitti: come si riduce l’affitto?

Ridurre il canone

Lo Studio Immobiliare Serena ti spiega in che modo è possibile ridurre il canone di locazione.

Nei giorni scorsi ti ho già spiegato come può fare un inquilino per recedere da un contratto di locazione divenuto troppo oneroso a causa dell’attuale emergenza. Tuttavia alcuni recenti articoli di giornale hanno gettato un po’ di confusione sulla materia e quindi ho deciso di tornare nuovamente sull’argomento.

Ridurre il canone

L’inquilino in difficoltà a causa dell’emergenza ha diritto di vedersi ridotto il canone di locazione?
NO.

L’inquilino NON ha diritto di vedersi ridotto il canone. Non c’è nessuna norma di legge che riconosca un diritto per gli inquilini (o un obbligo per i proprietari) di rivedere l’ammontare del canone. E non esiste nessuna agevolazione per i pensionati, né per chi ha lasciato la casa nella sede di lavoro e ora lavora in smart working altrove.

 

Quindi, quali sono le opzioni a disposizione dell’inquilino?
L’inquilino ha a disposizione le seguenti possibilità:

  1. L’inquilino può contattare il proprietario e chiedergli una riduzione del canone. Ma sarà il proprietario a doverla concedere di sua volontà, per “spirito di liberalità” (ed è, appunto, il caso di cui si occupa questo articolo)
  2. Se si tratta dell’affitto di un negozio, l’inquilino in regola con i pagamenti può almeno ottenere dall’erario un credito del 60%, ma solo per il mese di Marzo 2020 (vedi articolo dedicato).
  3. L’inquilino può recedere dal contratto secondo le modalità previste dalla legge e dal contratto stesso. In questo caso l’emergenza Coronavirus è sicuramente motivo di disdetta “per giusta causa” (vedi articolo dedicato).

 

Per quali contratti di locazione si può ridurre il canone?
PER TUTTI.
La riduzione consensuale del canone di locazione è ammessa per qualunque contratto di locazione e in tutte e circostanze.
E quindi:

  • Sia per uso abitativo, che per uso commerciali;
  • Qualunque sia la durata del contratto (4+4, 3+2, transitorio, ecc.);
  • Qualunque sia il regime fiscale del proprietario (tassazione ordinaria o cedolare secca). 

 

Cosa scrivere nell’accordo di riduzione consensuale del canone?
L’accordo deve avere forma scritta, deve essere firmato da entrambe le parti, e deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate.
Esso deve contenere:

  • Un riferimento al contratto in essere, con gli estremi della registrazione e la data di stipula;
  • I dati di locatore e di inquilino;
  • L’indicazione del canone annuale inizialmente stabilito;
  • Il canone ridotto sul quale ci si è accordati;
  • Il numero di mesi per i quali l’inquilino pagherà l’importo ridotto.

 

Quanto tempo si ha a disposizione per registrare l’accordo di riduzione del canone?
Per evitare di pagare le imposte sui canoni non riscossi è necessario che l’accordo sia registrato entro 30 giorni (dalla stipula, oppure dal giorno in cui tale accordo entra in vigore).
Tuttavia, stante l’emergenza per il Coronavirus, i termini per tale registrazione sono prorogati al 30 Giugno 2020.

 

Come si registra l’accordo di riduzione del canone?
Per registrare l’accordo di riduzione del canone occorre compilare il Modello 69, reperibile sul sito delle Entrate.
È quindi necessario:

  • Indicare nel Modello 69 gli estremi della registrazione del contratto;
  • Allegare l’accordo firmato da entrambe le parti;
  • Inviare il tutto esclusivamente allo Ufficio dell’Agenzia delle Entrate presso il quale è stato registrato il contratto di locazione.

 

Altre precisazioni:

  • Non sono dovute spese di registrazione e l’atto è esente da bollo. Quindi non c’è nessuna spesa;
  • Non sarà necessario nessuna comunicazione all’Agenzia alla ripresa del normale pagamento. 
  • Per evitare spostamenti, l’accordo di riduzione del canone può essere firmato anche via mail.

 

Tutto chiaro?
Restiamo a vostra disposizione per qualunque necessità, inclusa la possibilità di occuparci noi dei rapporti con i tuoi inquilini e di tutta la burocrazia necessaria.

 

(Il real estate al tempo del coronavirus #8)


LEGGI TUTTI GLI ALTRI ARTICOLI DEDICATI ALL’EMERGENZA CORONAVIRUS!

“Il real estate ai tempi del coronavirus”: un ciclo di articoli per affrontare insieme l’emergenza!

 


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Coronavirus e prima casa: prorogati i termini del bonus

Bonus prima casa

L’emergenza coronavirus ha imposto delle restrizioni che, unite alle sue ricadute negative sul sistema economico, rischiano di compromettere per alcuni soggetti la possibilità di fruire del “bonus prima casa”. È per questo che il così detto “Decreto Liquidità” ha prorogato i termini per vendere, comprare e cambiare residenza in caso di acquisto di prima casa. 

Lo Studio Immobiliare Serena ti spiega, caso per caso, come sono cambiate le cose:

Bonus prima casa

CASO 1: OBBLIGO DI TRASFERIRE LA RESIDENZA ENTRO 18 MESI
Di che si tratta?
Per usufruire dei benefici prima casa, l’abitazione acquistata deve trovarsi nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza.
Se al momento dell’acquisto l’acquirente è residente in un altro Comune, egli deve trasferire la residenza entro 18 mesi dall’acquisto.

La proroga dei termini prevista nel “Decreto Liquidità”: 
Se alla data del 23 febbraio 2020 non era ancora scaduto il suddetto termine di 18 mesi entro cui trasferire la residenza, allora la scadenza di tale termine sarà sospesa e riprenderà a decorrere dal 01 gennaio 2021.

 

 

CASO 2: CREDITO DI IMPOSTA PER CHI VENDE LA PRIMA CASA E ACQUISTA UN’ALTRA PRIMA CASA ENTRO 1 ANNO
Di che si tratta? 
Lo stato riconosce un credito di imposta a chi vende la prima casa e acquista un’altra “prima casa” entro 12 mesi.
Tale credito d’imposta è pari all’ammontare dell’imposta di registro o dell’Iva corrisposte in relazione al primo acquisto agevolato, a condizione che lo stesso non sia superiore all’imposta di registro o all’Iva dovute sul secondo acquisto

La proroga dei termini prevista nel “Decreto Liquidità”: 

  • Se alla data del 23 febbraio 2020 non era ancora scaduto il suddetto termine di 12 mesi entro cui acquistare la nuova casa, allora la scadenza di tale termine sarà sospesa e riprenderà a decorrere dal 01 gennaio 2021. 
  • Se invece l’atto di vendita viene stipulato tra il 23 febbraio e il 30 dicembre 2020, il periodo annuale per il riacquisto decorrerà dal 1° gennaio 2021 (e ci sarà quindi tempo per riacquistare fino al 31 dicembre 2021).

 

 

CASO 3: DECADENZA DELLE AGEVOLAZIONI PRIMA CASA IN CASO DI VENDITA ENTRO 5 ANNI DALL’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA
Di che si tratta?
Chi vende una prima casa entro 5 anni dall’acquisto e non acquista entro 12 mesi un nuovo immobile da destinare ad abitazione principale, perde il diritto agli sconti di cui ha usufruito al momento di stipulare il rogito.

La proroga dei termini prevista nel “Decreto Liquidità”: 

  • Se alla data del 23 febbraio 2020 non era ancora scaduto il suddetto termine di 12 mesi entro cui acquistare la nuova casa, allora la scadenza di tale termine sarà sospesa e riprenderà a decorrere dal 01 gennaio 2021.
  • Se invece l’atto di vendita viene stipulato tra il 23 febbraio e il 30 dicembre 2020, il periodo annuale per il riacquisto decorrerà dal 1° gennaio 2021 (e ci sarà quindi tempo fino al 31 dicembre 2021).

 

 

Il testo dell’Art. 24 del “Decreto Liquidità

Art. 24

(Termini agevolazioni prima casa) 

  1. I termini  previsti  dalla  nota  II-bis  all’articolo  1  della Tariffa parte prima,  allegata  al  testo  unico  delle  disposizioni concernenti  l’imposta  di  registro,  approvato  con   decreto   del Presidente della Repubblica  26  aprile  1986,  n.  131,  nonche’  il termine previsto dall’articolo 7 della legge  23  dicembre  1998,  n. 448,  ai  fini  del  riconoscimento  del  credito  d’imposta  per  il riacquisto della prima casa, sono sospesi nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2020.

 

(Il real estate al tempo del coronavirus #7)


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“Il real estate ai tempi del coronavirus”: un ciclo di articoli per affrontare insieme l’emergenza!

 


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Il mio obbiettivo è quello di innalzare quanto più possibile la qualità del servizio offerto ai nostri clienti, che ci rinnovano quotidianamente la loro fiducia da quasi trent’anni. Negli anni ci siamo sviluppati in modo da assistere i nostri clienti in tutti i settori. Affitti, vendite, e gestioni patrimoniali. Dalle ville più prestigiose, fino agli appartamenti più piccoli. Dalle attività commerciali, fino ai capannoni industriali. In città e in campagna. In vendita o in locazione.

Contate su di noi!” 


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La crisi non ferma gli imprenditori

Capannone

Ecco un’altra storia che ci piace raccontare.

All’affitto di questo capannone (oltre 3.000 mq, su due livelli, con ampio piazzale) ci lavoravamo da settimane e, sinceramente, temevamo che il coronavirus avrebbe fatto saltare tutto. Ma anche stavolta, proprio come è avvenuto per la villetta di Giuliano e per il negozio di Ilaria, siamo stati smentiti.

Capannone

Certo, sono serviti giorni di riflessione e un surplus di trattative…
Certo, il proprietario del capannone ha dovuto fare qualche concessione in più e l’imprenditore ha dovuto prendere il coraggio con le proverbiali quattro mani…
… però oggi quel affare è concluso! 

In un paio di mesi, un’importante struttura industriale della nostra città tornerà a essere di nuovo produttiva, con i suoi trenta dipendenti e con un’importante ricaduta economica sul nostro territorio. Tutto questo grazie a un “semplice” contratto fra due imprenditori, che hanno scelto di non fermarsi nonostante l’emergenza, permettendo così a tante altre persone di guardare con rinnovato ottimismo al futuro.  

 

Credo che questa storia mi abbia insegnato una cosa:

se tutti ci crediamo e se tutti diamo il nostro contributo col massimo dell’impegno, allora la nostra città andrà avanti.

 

Ora è il momento di RESTARE A CASA.
Ma ora è anche il momento di sviluppare la consapevolezza che l’entità dei danni economici causati da questo virus dipenderà innanzitutto dalla nostra capacità di reagire.
Dalla nostra capacità di ripartire (quando sarà arrivato il momento di farlo).

Lo Studio Immobiliare Serena c’è.

 

(Il real estate al tempo del coronavirus #7)


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Una bella storia ai tempi del Coronavirus.

Una bella storia ai tempi del Coronavirus
Perché i sogni si possono realizzare anche nelle difficoltà!

Non dobbiamo assolutamente perdere le occasioni che ci si presentano, nemmeno di questi tempi.

Per questo vi racconterò la storia di Ilaria, una giovanissima imprenditrice, che si è rivolta a noi per realizzare il suo progetto di aprire una seconda attività in Empoli.
Trovare il fondo giusto ha richiesto del tempo, ma ci siamo riusciti alla grande. Quello che abbiamo individuato insieme è un fondo piccolo, ma in una delle migliori posizioni di Empoli. Adesso sarà anche un po’ anonimo, ma lei ha già mille idee su come trasformarlo e renderlo davvero speciale.

Quando tutto sembrava concluso, ecco che è arrivato… il virus.

Ilaria però non si è fatta spaventare: sa che il mondo non finirà qui e insieme abbiamo costruito la soluzione giusta per portare a conclusione l’affitto. Ilaria ha bloccato subito il fondo, riservandosi però la facoltà di scegliere quando far iniziare la locazione, da qui ad Ottobre.
In questo modo il sogno di Ilaria si è realizzato.
Certo la proprietaria perderà (forse) qualche canone di locazione, ma in cambio ha la certezza di aver affittato e di averlo fatto ad un’ottima conduttrice.

Non fermiamoci: anche da casa i sogni si possono realizzare, perfino di questi tempi.

(Il real estate ai tempi del Coronavirus #4)


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Coronavirus e affitti: può l’inquilino dare disdetta?

Locazioni.

In un momento di crisi economica, il canone di affitto può rivelarsi oneroso da sostenere per l’inquilino, ma rappresenta anche un’importante fonte di reddito su cui il proprietario fa affidamento. 


Quali possibilità sono a disposizione del conduttore per sciogliersi legittimamente dal contratto?
A provare a rispondere è lo Studio Immobiliare Serena.

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Per interrompere il contratto di locazione in essere un conduttore può utilizzare uno dei seguenti strumenti:

  1. Risoluzione consensuale del contratto.
  2. Recesso unilaterale del conduttore anche senza motivazione (se previsto dal contratto).
  3. Recesso unilaterale del conduttore per “gravi motivi”.

A queste possibilità si somma, ovviamente, la normale facoltà di disdetta unilaterale che il conduttore può esercitare alla scadenza naturale del contratto di locazione.

È essenziale sottolineare che, stante la vigente legislazione, non sembrano assolutamente utilizzabili, al fine di sciogliere anticipatamente il contratto di locazione, i due seguenti istituti:

  1. Impossibilità sopravvenuta
  2. Eccessiva onerosità sopravvenuta 

 

Esaminiamole insieme:

1- RISOLUZIONE CONSENSUALE DEL CONTRATTO

Le parti di comune accordo possono interrompere il contratto di locazione in qualunque momento. Per farlo serve però il pieno consenso del proprietario del conduttore. 

Atre considerazioni in merito:

  • Col consenso delle parti, il rapporto di locazione può interrompersi in qualunque momento, anche senza preavviso.
  • In caso di locazione di immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione (es. negozio) è essenziale una scrittura privata, che specifichi che il recesso è stato richiesto dal solo conduttore, il quale -contestualmente- rinuncia all’indennizzo che gli spetterebbe per legge ex Art. 34, L. 27 luglio 1978, n. 392.

 

2- RECESSO UNILATERALE DEL CONDUTTORE (MA SOLO SE TALE FACOLTÀ È PREVISTA NEL CONTRATTO) 

“È in facoltà delle parti consentire contrattualmente che il conduttore possa recedere in qualsiasi momento dal contratto dandone avviso al locatore, con lettera raccomandata, almeno sei mesi prima della data in cui il recesso deve avere esecuzione.”  (Art. 4 comma 1, L. 27 luglio 1978, n. 392).
(Per le locazioni commerciali si fa invece riferimento all’Art. 27, L. 27 luglio 1978, n. 392)

Atre considerazioni in merito:

  • Tutti i contratti di locazione ad uso abitativo stipulati presso lo Studio Immobiliare Serena prevedono (salvo rarissime eccezioni) questa possibilità e, dove ciò è possibile per legge, anche con un preavviso ridotto di 3 mesi.
  • In questo caso il canone di locazione è comunque dovuto per tutti i mesi di preavviso previsti dal contratto (che, in caso di contratto ad uso abitativo a canone concordato, sono fissati per legge in 6 mesi).

 

3- RECESSO UNILATERALE DEL CONDUTTORE PER GRAVI MOTIVI

“Indipendentemente dalle previsioni contrattuali il conduttore, qualora ricorrano gravi motivi, può recedere in qualsiasi momento dal contratto con preavviso di almeno sei mesi da comunicarsi con lettera raccomandata.” (Art. 4 comma 2, L. 27 luglio 1978, n. 392).
(Per le locazioni commerciali si fa invece riferimento all’Art. 27, L. 27 luglio 1978, n. 392).
Ma quali sono questi “gravi motivi”?
I gravi motivi di recesso unilaterale del conduttore non sono individuati dalla legge in modo tassativo ma, come chiarito dalla giurisprudenza, devono sostanziarsi in fatti oggettivi, involontari, imprevedibili, e sopravvenuti alla costituzione del rapporto e tali da rendere oltremodo gravosa per il conduttore la prosecuzione del rapporto locativo.
Riteniamo che l’attuale emergenza da Coronavirus possa sicuramente configurare “gravi motivi” per il recesso.

Atre considerazioni in merito:

  • In questo caso il canone di locazione è comunque dovuto per tutti i 6 (SEI) mesi di preavviso previsti dalla legge.
  • Anche se la facoltà di recesso senza motivi fosse esclusa dal contratto, è sempre e comunque possibile il recesso per gravi motivi, in deroga a qualunque patto diverso stabilito nel contratto.

 

QUINDI COME DEVO COMPORTARMI SE IL CONDUTTORE CHIEDE DI RECEDERE ANTICIPATAMENTE DAL CONTRATTO?

Prima di adire le vie legali, è sempre opportuno aprire un canale di interlocuzione fra locatore e conduttore, al fine di trovare una soluzione condivisa che possa recare il minor danno possibile a entrambe le parti.

Il nostro consiglio è quello di rivolgerti in prima battuta all’agenzia immobiliare che ti ha assistito nella ricerca dell’immobile: vi troverai un professionista capace di aiutarti e consigliarti.


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“Il real estate ai tempi del coronavirus”: un ciclo di articoli per affrontare insieme l’emergenza!

Lo Studio Immobiliare Serena è al tuo fianco per aiutarti, che tu sia un conduttore o un locatore. Contattaci subito e troveremo insieme il modo giusto per affrontare le tue difficoltà legate alla locazione del tuo immobile.

 


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.

 


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www.immobiliare-serena.it

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Il real estate ai tempi del coronavirus #1

Allo Studio Immobiliare Serena non ci fermiamo per colpa del virus.
E tanti clienti, insieme a noi, non hanno alcuna intenzione di fermarsi.

Poco fa Luisa (una signora di origini cinesi che abita a Sovigliana da 25 anni) ha comprato il terratetto da ristrutturare di Giuliano (un signore italiano ultra-settantenne). Lei darà una nuova spettacolare casa alla sua famiglia, mentre Giuliano alienerà un immobile di cui da tempo non ha più bisogno.

Grazie a Luisa e Giuliano, che sono andati avanti nonostante il virus, un sacco di professionisti nelle prossime settimane lavoreranno normalmente: il qui presente agente immobiliare (!!!), l’architetto, il promotore finanziario, la banca, il muratore, l’idraulico, il mobiliere, il piastrellista, l’imbianchino, il traslocatore, e chissà quanti altri…

L’unica differenza? Dopo aver firmato la proposta d’acquisto, Luisa e Giuliano non si sono stretti la mano. 😊


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“Il real estate ai tempi del coronavirus”: un ciclo di articoli per affrontare insieme l’emergenza!

Lo Studio Immobiliare Serena è al tuo fianco per aiutarti in questo momento così difficile.
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Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.

 


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