Mutuo: le domande più frequenti di chi compra casa

Il mutuo è un prestito in denaro erogato da un istituto di credito e che viene richiesto per sopperire alla mancanza di una parte della somma necessaria per acquistare, costruire o ristrutturare un immobile.

In questo articolo ci occupiamo del mutuo ipotecario e rispondiamo in modo semplice ai dubbi più comuni di chi compra casa.

1. Chi può richiedere un mutuo?

A livello anagrafico l’aspirante mutuatario deve avere la maggiore età ed essere cittadino italiano o cittadino straniero con residenza in Italia.

Dal punto di vista economico, chi richiede un mutuo deve dimostrare alla banca di essere in grado di restituire la somma avuta in prestito tramite specifica documentazione.

2. Quali documenti presentare alla banca?

Il finanziamento viene concesso sulla base di precise valutazioni.

A seconda che il richiedente sia un libero professionista o un privato la documentazione da presentare alla banca varia.

Nello specifico i documenti richiesti possono cambiare anche in base all’istituto, ma in generale occorrono:

  • per lavoratori autonomi → le ultime dichiarazioni dei redditi, certificazione della Camera di Commercio, eventuale iscrizione all’albo;
  • per lavoratori dipendenti → dichiarazione del datore di lavoro che certifichi l’anzianità di servizio, ultima busta paga, copia del modello CUD (oppure modello 730 o modello Unico).

3. Come si restituisce il prestito?

Tramite il pagamento di rate composte da: quota capitale e quota interessi. Quest’ultima va a formare il compenso spettante alla banca che presta il capitale.

Il piano d’ammortamento più comune in Italia è quello a rate costanti (detto anche “francese”), in cui le due componenti seguono andamenti inversi: la quota interessi diminuisce via via che si pagano le rate e quella di capitale aumenta.

4. Tra quali tassi si può scegliere?

Esistono vari tipi di mutuo in base al tasso di interesse, che può essere:

  • FISSO: resta identico per tutta la durata del contratto;
  • VARIABILE: di base è più conveniente del fisso, ma a scadenze prestabilite può variare perché è legato alle oscillazioni di un parametro di riferimento stabilito su mercati monetari e finanziari;
  • MISTO: il tasso passa da fisso a variabile o viceversa in base alle condizioni stabilite da contratto.

5. In quanto tempo si restituisce il prestito?

Il mutuo ha durata variabile: in genere dai 5 ai 20 anni, ma alcune banche in condizioni particolari sono disposte a diluirlo in tempi ancora più lunghi.

Ovviamente più si allungano i tempi, più basso sarà l’importo delle rate ma maggiori gli interessi.

6.Qual è l’importo massimo finanziabile?

Si solito la banca concede un importo che non supera l’80% del valore del bene da acquistare.

A volte gli istituti di credito concedono mutui che vanno oltre questa percentuale, ma chiedendo maggiori garanzie e spesso applicando condizioni meno vantaggiose per il cliente.

7. Quali garanzie chiede la banca?

L’ipoteca è una garanzia reale. Viene costituita mediante l’iscrizione in pubblici registri e può colpire solo beni immobili.

In caso di insolvenza da parte del debitore, l’ipoteca attribuisce alla banca la possibilità di espropriare in via privilegiata i beni vincolati a garanzia del suo credito.

8. Quanto costa accendere un mutuo?

Quando si sottoscrive un mutuo, bisogna tenere conto anche di:

  • spese di istruttoria, ovvero il costo delle pratiche necessarie all’erogazione del mutuo, di cui normalmente la banca chiede il rimborso al cliente;
  • spese per la perizia tecnica immobiliare utile a valutare il bene da ipotecare;
  • spese notarili per il contratto di mutuo e l’iscrizione dell’ipoteca nei registri immobiliari;
  • imposta sostitutiva;
  • costo dell’assicurazione a copertura di danni sull’immobile.

Hai altri dubbi? Per maggiori informazioni lascia un commento o contatta lo Studio Immobiliare Serena: oltre ad assisterti in ogni fase del tuo acquisto immobiliare, sapremo consigliarti anche nella ricerca del mutuo, aiutandoti ad individuare il finanziamento più adatto a te.

Ti aspettiamo!


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.


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Bonus prima casa: cos’è, chi può richiederlo e quando si perdono i benefici.

Quando si deve acquistare una nuova casa, è essenziale tenere presente il budget che si ha a disposizione per effettuare l’investimento.

Per non correre il rischio di fare il passo più lungo della gamba, è bene chiarire che il prezzo dell’immobile, per quanto determinante, non è l’unica spesa da sostenere.

Infatti se ti stai preparando a comprare un immobile devi sapere che sarai tenuto a farti carico anche di altre spese legate alla compravendita, tra le quali le imposte sull’acquisto della casa.

La buona notizia è che in presenza di determinati requisiti è possibile usufruire di un regime fiscale agevolato che permette all’acquirente di risparmiare notevolmente.

Vediamo le caratteristiche del Bonus prima casa, chi può richiederlo e in quali circostanze si perdono i benefici.

 

Il Bonus prima casa è uno strumento pensato per aiutare tutti coloro che intendono acquistare un immobile residenziale da utilizzare come abitazione principale.

Valido sia per chi acquista da un privato, sia per chi acquista direttamente da un’impresa, questa agevolazione consiste in imposte ridotte rispetto all’ordinario e in regimi di IVA agevolata, con lo scopo di alleggerire il carico fiscale.

Nello specifico vediamo quanto si deve pagare:

COMPRANDO DA UN PRIVATO:

  • Imposta di registro pari al 2% della rendita catastale dell’immobile (generalmente molto più bassa rispetto al valore reale dell’immobile), anziché al 9% previsto dal regime fiscale ordinario.
  • Imposta ipotecaria: 50 euro.
  • Imposta catastale: 50 euro.

COMPRANDO DALL’IMPRESA (compravendita soggetta a IVA):

  • IVA con aliquota ridotta al 4% (anziché al 10% previsto nel regime ordinario).
  • Imposta di registro: 200 euro.
  • Imposta ipotecaria: 200 euro.
  • Imposta catastale: 200 euro.

È evidente che le imposte da pagare quando si compra una casa variano a seconda che il venditore sia un privato o l’impresa costruttrice, ma di certo in entrambe le situazioni il Bonus prima casa garantisce un notevole risparmio all’acquirente, data l’entità delle cifre sulle quali si va ad applicare la percentuale di sconto.

Chi ha diritto all’agevolazione prima casa?

Come abbiamo detto, il Bonus prima casa è riservato a chi intende acquistare quella che diventerà la sua dimora principale; perciò non è applicabile a seconde o terze case e i requisiti fondamentali per avere accesso al regime fiscale agevolato per l’acquirente sono:

  • non risultare già titolare di un altro immobile comprato senza il Bonus prima casa e ubicato nello stesso Comune, nemmeno se in comunione con il coniuge;
  • non essere già proprietario di un’altra abitazione comprata con le agevolazioni prima casa; in questo caso il compratore può usufruire del Bonus solo dichiarando nell’atto di vendita che si impegnerà a vendere il vecchio immobile entro 12 mesi dal rogito.

Anche l’immobile deve soddisfare alcuni requisiti, ovvero:

  • deve trovarsi nel Comune in cui il proprietario ha (o intende stabilire) la residenza, o lavora. Se l’acquirente risiede in un Comune diverso, ha 18 mesi di tempo dal rogito per trasferire la residenza nel nuovo Comune;
  • non deve essere classificato come immobile di lusso, pertanto non può appartenere alle categorie catastali: A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville), A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).

Per ottenere le agevolazioni fiscali sarà sufficiente dichiarare al notaio che rogita l’atto di vendita di essere in possesso dei requisiti per fare richiesta. Il notaio stesso calcolerà le imposte agevolate.

I benefici spettano anche per l’acquisto delle pertinenze, classificate o classificabili nelle categorie catastali:

  • C/2 (magazzini e locali di deposito);
  • C/6 (per esempio rimesse e autorimesse);
  • C/7 (tettoie chiuse o aperte);

limitatamente ad una pertinenza per ciascuna categoria.

Quando si perdono i benefici?

Come si legge nella Guida dell’Agenzia delle Entrate, le agevolazioni ottenute quando si acquista un’abitazione con i benefici prima casa possono essere perse se:
  • le dichiarazioni previste dalla legge nell’atto di acquisto sono false;
  • l’abitazione viene venduta o donata prima che siano trascorsi 5 anni dalla data di acquisto, a meno che, entro un anno, non si riacquisti un altro immobile, anche a titolo gratuito, da adibire in tempi “ragionevoli” a propria abitazione principale. Il requisito del riacquisto non è soddisfatto quando si stipula, entro l’anno dalla vendita del primo immobile, soltanto un compromesso, poiché con questo tipo di contratto non si trasferisce il bene;
  • non si sposta la residenza nel comune in cui si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto;
  • entro l’anno dall’acquisto del nuovo immobile non viene venduto quello già posseduto, acquistato con le agevolazioni prima casa.

Una volta decaduto dai benefici, il proprietario è tenuto a versare le imposte “risparmiate”, gli interessi e una sanzione del 30% delle imposte stesse.

Hai bisogno di altre informazioni per l’acquisto della tua casa? Esprimi i tuoi dubbi in un commento alla fine di questo articolo. Lo Studio Serena Immobiliare sarà felice di risponderti!

In alternativa, contattaci e affidati alla nostra competenza per completare con successo il tuo percorso di acquisto.


Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
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Investire nel mattone: tutto ciò che c’è da sapere

L’investimento immobiliare: buona redditività e basso rischio.

Il tipico investimento immobiliare prevede di acquistare un immobile, da mettere in affitto per qualche anno, per poi rivenderlo nuovamente (andando quando possibile a consolidare una plusvalenza rispetto al prezzo di acquisto originale). Esso rappresenta anche un’alternativa valida per chi vuole diversificare il rischio.

A differenza degli investimenti finanziari, quello nel mattone è un investimento più trasparente e certamente più comprensibile, anche ai non addetti al settore.

Quali sono i parametri da considerare per un buon investimento immobiliare?

Scegli l’ubicazione giusta
Una posizione strategica vicino ai principali servizi darà maggiore stabilità e maggiore redditività al tuo investimento. Studia le caratteristiche della zona e chiediti se col tempo essa acquisterà valore o meno; scegliere bene la zona ti permetterà di rivendere meglio l’immobile, quando sarà il momento di farlo. Chiediti chi vive nella zona scelta: il tipo di quartiere incide sul tipo di inquilini che potrai trovare per il tuo appartamento.

 

Calcola il rendimento dell’investimento
Calcolare da subito tutti i possibili costi dell’operazione è la base per poter valutare la redditività dell’investimento.

  • Calcola tutti i costi accessori all’acquisto (tasse, spese notarili, spese di agenzia, spese tecniche, costi di un eventuale mutuo, ecc.).
  • Calcola tutti i costi necessari per mettere in affitto l’immobile (pulizia, imbiancatura, arredamento, homestaging, ecc.).
  • Cerca di avere una stima accurata del canone di locazione a cui potrà essere affittato il tuo immobile.
  • Calcola le tasse che dovrai pagare sul reddito derivante dall’affitto e prevedi anche un accantonamento regolare per le future spese di manutenzione.

A questo punto potrai determinare con precisione la redditività del capitale che hai scelto di investire e confrontarla con le altre forme di investimento a tua disposizione, per scegliere la più vantaggiosa.

 

Acquistare un immobile già locato è una buona idea?
Acquistare un immobile già locato può essere una buona scelta. È importante però capire perché l’immobile è in vendita: forse non è redditizio? Verifica poi che l’inquilino sia regolare nei pagamenti e lo sia sempre stato in passato, chiedendo di visionare tutta la relativa documentazione (sia per il pagamento del canone che per il pagamento del condominio). Leggi con cura il contratto di affitto, nel quale dovrai subentrare dopo l’acquisto.

 

Consigli utili per scegliere l’appartamento giusto

  • Spesso gli appartamenti di piccola metratura sono i più facili e i più convenienti da affittare.
  • Non stai acquistando la casa dei tuoi sogni, ma un appartamento che dovrà produrre un reddito. I criteri della scelta potranno essere diversi.
  • Puoi anche valutare di acquistare un immobile da ristrutturare o da rammodernare; è un buon modo per fare ottimi affari!
  • Accerta con precisione le spese di manutenzione (ordinarie o straordinarie) che sono necessarie.
  • Se si tratta di un immobile in condominio, verifica le spese condominiali: se troppo alte, potrebbero incidere indirettamente sul canone di locazione che potrai chiedere.
  • Assicurati che non ci siano spese fisse importanti (es. riscaldamento centralizzato): sono spese che saranno a carico tuo, qualora l’appartamento resti sfitto per un periodo di tempo.

Come vedi, uno dei vantaggi di “investire nel mattone” è che ogni passaggio è chiaro e comprensibile. In ogni momento avrai sempre il controllo della situazione e potrai valutare con facilità l’andamento del tuo investimento.
Questo però non significa che fare l’investimento giusto sia semplice.

Per questo rivolgiti ad un agente immobiliare professionista, meglio se con una comprovata esperienza nel settore degli affitti. Avrà la competenza e l’esperienza sul campo necessarie per consigliarti al meglio.


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Come scegliere l’agenzia immobiliare giusta? Le 10 regole da seguire

Le agenzie immobiliari NON sono tutte uguali

Scopri come trovare quella giusta per te

Affidandoti all’agenzia immobiliare giusta, tutto risulterà più facile.

Per questo, prima di scegliere la tua agenzia immobiliare, devi assolutamente essere certo che sia quella adatta alle tue esigenze. Ho scritto questo articolo proprio per illustrarti le dieci regole (più una) che ti permetteranno di orientarti nell’ampia offerta di agenzie immobiliari.

 

Le 10 regole (più una) per individuare l’agenzia immobiliare giusta:

  1. Fidati del tuo istinto! Poni all’agente immobiliare tutte le domande che ritieni necessarie. Dalle sue risposte, potrai capirai molto su di lui.
  2. Verifica che la persona con cui hai parlato sia un vero agente immobiliare. Non vorrai mica affidare la tua casa a un abusivo, vero?!?
  3. Informati preventivamente sul suo onorario (la “provvigione”); se chiede una percentuale troppo alta, diffida!
  4. Se ti chiede di firmare un’esclusiva, assicurati che essa non contenga clausole troppo onerose per te e che non ti obblighi per troppo tempo. Diversamente, diffida!
  5. Informati su quante persone lavorano dentro l’agenzia e con quali qualifiche. Un’agenzia troppo piccola potrebbe non avere le forze necessarie per promuovere al meglio il tuo immobile. Viceversa, un’agenzia troppo grande potrebbe essere composta da personale con scarsa esperienza.
  6. Visita il sito web dell’agenzia immobiliare. Se quello che vedi non ti piace, probabilmente non ti piacerà nemmeno la pubblicità che questa agenzia farà del tuo immobile.
  7. Leggi le recensioni on-line dell’agenzia (sia su Facebook, che su Google). Gli ex clienti possono rivelarti moltissimo.
  8. Valuta la storia dell’agenzia immobiliare: un’agenzia di lungo corso (specie in una città di piccole dimensioni) è spesso sinonimo di affidabilità e conoscenza del territorio.
  9. Presta attenzione ai franchising: anche se si tratta di un marchio diffuso su tutto il territorio nazionale, ciò non è di per sé garanzia di affidabilità. Devi infatti sapere che un marchio in franchising lo si acquista e NON viene assegnato in base al merito! Quindi non farti ingannare dai loghi, ma scegli senza pregiudizi la tua agenzia immobiliare.
  10. Non smettere MAI di controllare e giudicare il tuo agente immobiliare. Egli deve renderti conto regolarmente del suo operato, spiegandoti le strategie che sta adottando, e le difficoltà che sta eventualmente incontrando. Non sempre si riesce a concludere in tempi rapidi, ma il tuo agente immobiliare non deve mai trascurarti!

E, per finire, lascia che ti sveli anche l’undicesima regola… se l’agenzia a cui hai affidato il tuo immobile non si rivela all’altezza delle tue aspettative, beh, NON ESITARE A CAMBIARLA!

Adesso che sai come riconoscere l’agenzia immobiliare giusta per te… ti invito a valutare la mia!


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Tutti i vantaggi di affidarsi allo Studio Immobiliare Serena

Nel mio precedente articolo ti ho illustrato le dieci regole (più una) per scegliere al meglio l’agenzia immobiliare più adatta alle tue esigenze.
Adesso concedimi l’occasione di presentarti la mia agenzia, lo Studio Immobiliare Serena.

 

Chi siamo?
Lo Studio Immobiliare Serena opera dal 1992 con onestà e professionalità nel settore immobiliare dell’Empolese Valdelsa, ed è attualmente composto da cinque persone: Iride e Diego (titolari), Laura e Francesco (dipendenti), e Andrea (collaboratore).

 

Di cosa ci occupiamo?

  • Compravendite e locazioni
  • Gestioni patrimoniali
  • Gestione degli affitti
  • Attività commerciali
  • Negozi, fondi artigianali, capannoni
  • Stime (sia verbali, che giurate)
  • Consulenze immobiliari

 

I nostri punti di forza:

  • Uno staff di 5 persone affiatate, sempre al tuo servizio;
  • Agenti immobiliari professionisti, muniti di patentino e costantemente formati;
  • Una delle coperture pubblicitarie più importanti di zona, con una presenza di primo piano su tutti i principali canali pubblicitari del settore;
  • Annunci pubblicitari realizzati con tutte le più moderne attrezzature tecnologiche;
  • Annunci immobiliari dettagliati e veritieri;
  • Un network collaudato di professionisti (architetti, geometri, notai, commercialisti, ditte edili, promotori finanziati, ecc.), pronti ad aiutare i nostri clienti a prezzi vantaggiosi;
  • Una newsletter e un blog completamente gratuiti, pensati per aggiornare costantemente i nostri clienti su tutte le novità del settore;
  • La garanzia di un marchio ben noto in città;
  • La sicurezza di essere in buone mani, grazie al maggior numero di recensioni positive di tutta la zona.

 

Come lavoriamo?

  • Profilazione accurata dei clienti, al fine di limitare le visite inutili;
  • Profilazione accurata degli immobili, per evitare ai nostri clienti inutili perdite tempo;
  • Verifica preventiva di ogni immobile e in particolare sulla regolarità urbanistica e catastale;
  • Stima accurata del più probabile valore di mercato di ogni immobile;
  • Pubblicità su tutti i principali canali del settore;
  • Pubblicità trasparente, chiara, e veritiera;
  • Impegno a seguire i clienti con costanza e assiduità, stabilendo con loro solidi legami di fiducia;
  • Collaborazione costante con tutte le agenzie di zona.
  • Non richiediamo l’esclusiva;
  • Non richiediamo la firma di alcun mandato scritto;

 

Come creiamo la pubblicità del tuo immobile:

  • Foto professionali,
  • Foto panoramiche a 360°,
  • Video YouTube,
  • Planimetrie,
  • Attestato di Prestazione Energetica,
  • Indicazione della superficie utile e della superficie commerciale,
  • Geolocalizzazione attendibile.

 

I nostri canali pubblicitari:

 

Più di 200 recensioni positive!

  • “[…] oltre che professionale è stato anche molto simpatico e amichevole, facendoci dimenticare lo stress per la ricerca della casa e mettendoci fin da subito a nostro agio, ci siamo così sentiti al sicuro e tutelati. […]” by Marco.
  • “[…] Professionalità, disponibilità, competenze, gentilezza… queste le conferme ricevute alla nostra seconda esperienza con loro. […]” by Alberto
  • “[…] In pochi giorni, nonostante le festività natalizie di mezzo, sono riuscita a concludere e trasferirmi. Rimangono un valido punto di riferimento anche a contratto avviato.” by Irene
  • “Agenzia immobiliare davvero competente e seria. Mi hanno assistita rispettando le mie esigenze e fornendo sempre tutti i chiarimenti richiesti. Da consigliare!” by Angela
  • “[…] Consiglio vivamente questa agenzia, perché seria e con persone serie al suo interno!” by Roberta
    e tante, tante altre recensioni, sia su Facebook, che su Google.

Se stai cercando un’agenzia immobiliare a cui affidarti, incontriamoci di persona.

Nulla può sostituire i rapporti umani.


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Coronavirus e prima casa: prorogati i termini del bonus

Bonus prima casa

L’emergenza coronavirus ha imposto delle restrizioni che, unite alle sue ricadute negative sul sistema economico, rischiano di compromettere per alcuni soggetti la possibilità di fruire del “bonus prima casa”. È per questo che il così detto “Decreto Liquidità” ha prorogato i termini per vendere, comprare e cambiare residenza in caso di acquisto di prima casa. 

Lo Studio Immobiliare Serena ti spiega, caso per caso, come sono cambiate le cose:

Bonus prima casa

CASO 1: OBBLIGO DI TRASFERIRE LA RESIDENZA ENTRO 18 MESI
Di che si tratta?
Per usufruire dei benefici prima casa, l’abitazione acquistata deve trovarsi nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza.
Se al momento dell’acquisto l’acquirente è residente in un altro Comune, egli deve trasferire la residenza entro 18 mesi dall’acquisto.

La proroga dei termini prevista nel “Decreto Liquidità”: 
Se alla data del 23 febbraio 2020 non era ancora scaduto il suddetto termine di 18 mesi entro cui trasferire la residenza, allora la scadenza di tale termine sarà sospesa e riprenderà a decorrere dal 01 gennaio 2021.

 

 

CASO 2: CREDITO DI IMPOSTA PER CHI VENDE LA PRIMA CASA E ACQUISTA UN’ALTRA PRIMA CASA ENTRO 1 ANNO
Di che si tratta? 
Lo stato riconosce un credito di imposta a chi vende la prima casa e acquista un’altra “prima casa” entro 12 mesi.
Tale credito d’imposta è pari all’ammontare dell’imposta di registro o dell’Iva corrisposte in relazione al primo acquisto agevolato, a condizione che lo stesso non sia superiore all’imposta di registro o all’Iva dovute sul secondo acquisto

La proroga dei termini prevista nel “Decreto Liquidità”: 

  • Se alla data del 23 febbraio 2020 non era ancora scaduto il suddetto termine di 12 mesi entro cui acquistare la nuova casa, allora la scadenza di tale termine sarà sospesa e riprenderà a decorrere dal 01 gennaio 2021. 
  • Se invece l’atto di vendita viene stipulato tra il 23 febbraio e il 30 dicembre 2020, il periodo annuale per il riacquisto decorrerà dal 1° gennaio 2021 (e ci sarà quindi tempo per riacquistare fino al 31 dicembre 2021).

 

 

CASO 3: DECADENZA DELLE AGEVOLAZIONI PRIMA CASA IN CASO DI VENDITA ENTRO 5 ANNI DALL’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA
Di che si tratta?
Chi vende una prima casa entro 5 anni dall’acquisto e non acquista entro 12 mesi un nuovo immobile da destinare ad abitazione principale, perde il diritto agli sconti di cui ha usufruito al momento di stipulare il rogito.

La proroga dei termini prevista nel “Decreto Liquidità”: 

  • Se alla data del 23 febbraio 2020 non era ancora scaduto il suddetto termine di 12 mesi entro cui acquistare la nuova casa, allora la scadenza di tale termine sarà sospesa e riprenderà a decorrere dal 01 gennaio 2021.
  • Se invece l’atto di vendita viene stipulato tra il 23 febbraio e il 30 dicembre 2020, il periodo annuale per il riacquisto decorrerà dal 1° gennaio 2021 (e ci sarà quindi tempo fino al 31 dicembre 2021).

 

 

Il testo dell’Art. 24 del “Decreto Liquidità

Art. 24

(Termini agevolazioni prima casa) 

  1. I termini  previsti  dalla  nota  II-bis  all’articolo  1  della Tariffa parte prima,  allegata  al  testo  unico  delle  disposizioni concernenti  l’imposta  di  registro,  approvato  con   decreto   del Presidente della Repubblica  26  aprile  1986,  n.  131,  nonche’  il termine previsto dall’articolo 7 della legge  23  dicembre  1998,  n. 448,  ai  fini  del  riconoscimento  del  credito  d’imposta  per  il riacquisto della prima casa, sono sospesi nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2020.

 

(Il real estate al tempo del coronavirus #7)


LEGGI TUTTI GLI ALTRI ARTICOLI DEDICATI ALL’EMERGENZA CORONAVIRUS!

“Il real estate ai tempi del coronavirus”: un ciclo di articoli per affrontare insieme l’emergenza!

 


“Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi.
Ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.

Il mio obbiettivo è quello di innalzare quanto più possibile la qualità del servizio offerto ai nostri clienti, che ci rinnovano quotidianamente la loro fiducia da quasi trent’anni. Negli anni ci siamo sviluppati in modo da assistere i nostri clienti in tutti i settori. Affitti, vendite, e gestioni patrimoniali. Dalle ville più prestigiose, fino agli appartamenti più piccoli. Dalle attività commerciali, fino ai capannoni industriali. In città e in campagna. In vendita o in locazione.

Contate su di noi!” 


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Noi ci siamo!

In un periodo di riduzione dei costi per far fronte all’emergenza economica che ha travolto il nostro paese, noi ci siamo! Lo Studio Immobiliare Serena non molla e continua a credere nella nostra economia.

Nell’interesse dei tantissimi clienti che ci hanno affidato i loro immobili in vendita, abbiamo scelto DI NON RIDURRE I NOSTRI INVESTIMENTI PUBBLICITARI.
Nemmeno di un centesimo.

Per chi vende:
Se hai affidato a noi il tuo bene materiale più prezioso (la casa), stai certo che il tuo immobile resterà SEMPRE VISIBILE on-line, senza alcuna interruzione a causa del Coronavirus.
Certo, in questo momento non è possibile fare appuntamenti… ma chi è interessato potrà visitare virtualmente gli immobili sul nostro sito www.immobiliare-serena.it e su tutti i principali portali immobiliari: Immobiliare.it, Casa.it, idealista.it.

Per chi compra:
Scoprirete che tutti i nostri immobili sono pubblicizzati tramite: foto professionali, foto panoramiche a 360°, video, planimetrie, e attestato di prestazione energetica. Con l’indicazione dei mq utili *veri* e con descrizioni dettagliate.
Tutto questo vi permetterà di visitare in dettaglio le “nostre” case… da casa vostra (tramite smartphone, PC, o Tablet)!

Se stai cercando casa, non smettere proprio adesso!
Guarda tutti gli immobili che vuoi, contattaci, e noi ti richiameremo appena sarà possibile andarli a vedere.

Nel frattempo #iorestoacasa, perché la salute di tutti è un bene prezioso e va tutelata.

Noi non ci fermiamo.

(Il real estate ai tempi del Coronavirus #4)


LEGGI TUTTI GLI ALTRI ARTICOLI DEDICATI ALL’EMERGENZA CORONAVIRUS!

“Il real estate ai tempi del coronavirus”: un ciclo di articoli per affrontare insieme l’emergenza!

 


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Coronavirus e mutui: si può sospendere il mutuo?

In un momento di crisi economica, come quello che stiamo vivendo, ogni aiuto economico può essere importante. Fra quelli messi in campo dallo Stato c’è anche (in taluni casi) la facoltà di sospendere il mutuo.

Lo Studio Immobiliare Serena in questo articolo cercherà di spiegarti quando è possibile sospendere il mutuo e quando può rivelarsi conveniente farlo.

CHI PUÒ RICHIEDERE LA SOSPENSIONE DEL MUTUO?
Puoi richiedere la sospensione del mutuo solo se rientri in una di queste casistiche:

  1. Dipendenti, in caso di  sospensione del lavoro o la riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni (ex all’art. 26 del D.L. n. 9/2020).
  2. Lavoratori autonomi e i liberi professionisti che abbiano registrato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data, un calo del proprio fatturato superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus. (ec D.L. n. 18/2020 c.d. “Decreto Cura Italia”).
    NOTA BENE: In questo caso specifico (lavoratori autonomi e liberi professionisti) la sospensione potrà operare al massimo per un periodo di 9 mesi dall’entrata in vigore di detto Decreto.
  3. Cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (come già previsto per il Fondo istituito con Legge n. 244 del 24/12/2007).
  4. Cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato (come già previsto per il Fondo istituito con Legge n. 244 del 24/12/2007).
  5. Cessazione dei rapporti di lavoro parasubordinato, o di rappresentanza commerciale o di agenzia (art. 409 n. 3 del c.p.c.) (come già previsto per il Fondo istituito con Legge n. 244 del 24/12/2007).
  6. Morte o riconoscimento di grave handicap ovvero di invalidità civile non inferiore all’80% (come già previsto per il Fondo istituito con Legge n. 244 del 24/12/2007).

 

QUALI SONO I REQUISITI OBBLIGATORI PER POTER RICHIEDERE LA SOSPENSIONE DEL MUTUO?
I presupposti per poter accedere alla sospensione del mutuo sono i seguenti:

  1. Il mutuo deve essere stato contratto per un importo non superiore ad Euro 250.000 (indipendente dal prezzo d’acquisto dell’immobile)
  2. Il mutuo deve essere in ammortamento da almeno 1 anno.
  3. Il mutuo non deve aver fruito di agevolazioni pubbliche.
  4. Non deve esserci, al momento della presentazione della domanda, un ritardo nei pagamenti  superiore ai 90 giorni.
  5. Non deve essere stata stipulata un’assicurazione a copertura del rischio perdita d’impiego, inabilità temporanea totale, o decesso.
  6. Il cliente non abbia già usufruito di una sospensione del mutuo complessiva pari a 18 mensilità.

 

ALTRE INFORMAZIONI RILEVANTI:

  • In caso di mutuo cointestato a due o più persone, è sufficiente che le condizioni di cui sopra sussistano nei confronti anche di uno soltanto dei mutuatari;
  • In caso di morte del mutuatario, la domanda può essere presentata dal co-intestatario del mutuo o dall’erede subentrato nell’intestazione del mutuo. In quest’ultimo caso l’erede che presenta la domanda dovrà avere accettato l’eredità e trasferito nell’immobile oggetto del mutuo la sua residenza.
  • In ragione dell’eccezionalità della situazione, si evidenzia che per un periodo di 9 mesi dall’entrata in vigore del Decreto Cura Italia, è stato eliminato il requisito della presentazione del modello ISEE al fine di facilitare l’accesso al Fondo di Solidarietà.

 

COSTI E DURATA DELLA SOSPENSIONE:

  • La sospensione potrà essere accordata per un massimo di 18 mesi (comprensivi dei mesi di sospensione di cui si sia già usufruito in precedenza)
  • Le rate sospese saranno accodate al piano di ammortamento originario. Pertanto la sospensione della rata comporterà un allungamento della durata del finanziamento.
  • Al termine del periodo di sospensione, il mutuatario riprenderà a pagare l’importo della rata composto da capitale e interessi.
  • Durante tutto il periodo di sospensione, sul debito residuo matureranno interessi calcolati al tasso e con le modalità previste dal proprio contratto di mutuo.
  • Il Fondo di Solidarietà provvederà al pagamento di tali interessi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione. Il restante 50% sarà a carico del mutuatario.

 

VALUTA BENE SE TI CONVIENE!

  • La prima cosa su cui riflettere è che i mutui più datati hanno più capitale e meno interessi da restituire. Quindi sospendere un mutuo iniziato da poco sarà proporzionalmente più conveniente, perché sarà maggiore la quota su cui interverrà il rimborso del Fondo. 
  • Sono stati registrati casi di istituti di credito che in passato hanno negato la surroga a mutuatari che anni prima avevano fatto ricorso al Fondo di solidarietà per la sospensione delle rate. Quindi può non convenire chiedere la sospensione se si ha intenzione di richiedere la surroga del mutuo.

Il nostro consiglio è quello di rivolgersi alla propria banca e magari (per avere una seconda opinione) anche al vostro agente immobiliare, che saprà consigliarvi e indirizzarvi a un promotore finanziario di fiducia.


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Mi chiamo Diego Calugi, ho 38 anni, e sono un agente immobiliare.
Gestisco lo Studio Immobiliare Serena insieme a Iride Tacconi ed ho una passione sincera per questo bellissimo lavoro e per tutto ciò che ruota intorno al mondo della casa.

 


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www.immobiliare-serena.it

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Acquisto casa in costruzione: la novità 2019 per il contratto preliminare.

Un’importante novità per chi compra una casa in costruzione! Scoprila nel nostro articolo.

In passato ci siamo già occupati delle  tutele riservate a chi acquista un immobile in costruzione (puoi leggere il nostro approfondimento cliccando qui); in questo articolo vogliamo parlare della novità 2019 in materia, introdotta con il decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14.

Quando si fa riferimento a compravendite di “immobili da costruire”, si tratta di contratti che hanno come oggetto il trasferimento di edifici per la cui costruzione sia stato richiesto il permesso di costruire e che siano ancora da edificare oppure la cui costruzione non sia ancora stata ultimata.

Questo delicato ambito, disciplinato dal decreto legislativo 122 del 20 giugno 2005, vedrà quindi delle importanti innovazioni introdotte dal D.Lgs. 14/2019.

In particolare, la legge attualmente vigente consente di stipulare il contratto preliminare di vendita (cioè il compromesso)«ed ogni altro contratto […] comunque diretto al successivo acquisto in capo a una persona fisica della proprietà» di un immobile da costruire anche nella forma della scrittura privata non autenticata.

Il decreto va a modificare la norma, stabilendo che questi contratti «devono essere stipulati per atto pubblico o per scrittura privata autenticata». In altre parole, il contratto preliminare di vendita per immobili in costruzione dovrà essere effettuato dal notaio.

Le nuove norme divengono applicabili ai contratti relativi a immobili da costruire per i quali il titolo abilitativo edilizio sia stato richiesto o presentato dopo il 16 marzo 2019.

Per chi non rispetta questo obbligo la legge non prevede al momento una sanzione specifica, quindi sarà eventualmente da applicare la disposizione generale dell’articolo 1418 del Codice Civile, per il quale «il contratto è nullo quando è contrario a norme imperative» e sono nulli gli atti stipulati in una forma diversa da quella prescritta dalla legge.

Questa disposizione va quindi ad aggiungersi alle altre in materia, rappresentando un’ulteriore garanzia a tutela dell’acquirente.


Per maggiori informazioni, ti invitiamo a contattarci!

Segui il blog e la pagina Facebook dello Studio Immobiliare Serena per essere sempre al corrente di tutte le principali novità del mondo immobiliare.

 

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Casa nuova o da ristrutturare? Consigli per scegliere quello che fa per te.

casa nuova o da ristrutturare

Quando si decide di comprare casa ci si prepara ad affrontare un periodo importante per la propria vita: quello della ricerca e della scelta dell’abitazione giusta. Quando prendi in considerazione un immobile per l’acquisto ci sono delle essenziali verifiche da fare; ma, ancora prima di arrivare a questo, sicuramente già si avverte il carico emotivo che una scelta simile comporta.

La prima cosa da fare è stabilire la zona in cui vivere negli anni a venire e la tipologia di immobile.

Qui nasce il dilemma: è meglio orientarsi su un immobile nuovo o da ristrutturare? Non c’è una risposta giusta o sbagliata, la scelta è davvero soggettiva e legata a vari fattori, non solo economici.

Quindi avventuriamoci insieme tra i vari pro e i contro che caratterizzano ciascuna di queste due possibilità, in modo che si possa poi tirare le somme per capire quale soluzione ti si addice di più!

casa nuova o da ristrutturare

La casa nuova.

Acquistare una nuova costruzione può essere la scelta giusta per chi non ama gestire situazioni che presentano diverse incognite. Comprando direttamente dal costruttore potrai vedere la realizzazione della tua casa e renderti conto dei vari aspetti che la caratterizzano, con la possibilità di scegliere personalmente i materiali da utilizzare per rivestimenti, porte e infissi. L’impresa ha sicuramente un capitolato di base delle finiture da proporti, ma tu puoi comunque optare per soluzioni extra-capitolato (ovviamente il prezzo varia in base ai prodotti che scegli). Una volta fatto questo, penserà a tutto la ditta di costruzioni e tu eviterai così di dover dedicare del tempo a seguire i lavori.

Inoltre scegliendo un immobile di nuova costruzione avrai la garanzia di avere una casa realizzata nel rispetto delle più moderne normative in materia di tenuta sismica ed efficienza energetica, molto più restrittive rispetto al passato. Quindi la casa sarà a basso impatto energetico e ambientale, garantito da certificazione energetica in classe A o B e grazie a tecniche di costruzione, tecnologie e materiali all’avanguardia, sicuramente diventerai proprietario di un’abitazione bella e tecnologica.

Inoltre l’acquisto su progetto ti permetterà di fare delle modifiche a tuo piacimento. Non potrai stravolgere il disegno, ma i cambiamenti che desideri renderanno la casa modellata sulle tue esigenze. A questo proposito possiamo dire che uno degli elementi a sfavore per chi sceglie il nuovo è la presenza di ambienti che, per quanto sicuramente disposti in modo funzionale, solitamente sono più piccoli rispetto a quelli offerti da una casa datata.

Si sa, le case di un tempo erano più generose in fatto di mq, soprattutto negli ambienti della zona giorno.

Altro svantaggio da non sottovalutare per chi acquista una casa di nuova costruzione è il prezzo, che supera l’usato del 10-25%. Ciò è dovuto anche al fatto che l’offerta è generalmente più limitata.

Infine, se il tuo sogno è comprare un’abitazione nuova ma ti intimorisce il pensiero di investire cifre importanti per una proprietà che concretamente ancora “non esiste” se non su progetto, o è in fase di costruzione, niente paura: la legge ha approntato una serie di cautele nei confronti dei rischi che possono presentarsi fino alla stipula del rogito, soprattutto rispetto al fallimento del costruttore. Troverai tutte le informazioni utili su questo argomento nel nostro articolo “Casa in costruzione: quali sono le tutele per chi acquista”.

La casa da ristrutturare.

Comprare una casa da ristrutturare è una scelta ideale per chi è particolarmente creativo, e soprattutto ha tanta voglia di trasformare gli spazi a sua disposizione affinché rispecchino il suo gusto.

Il prezzo di acquisto, come dicevamo, è decisamente più basso rispetto al nuovo e i vantaggi economici non finiscono qui. Infatti grazie al bonus ristrutturazione puoi recuperare in 10 anni il 50% delle spese effettuate per i lavori fino ad un massimo risparmio di 96.000 euro. Inoltre le imposte d’acquisto dovute sono più basse, come puoi verificare nella Guida per l’acquisto della casa dell’Agenzia delle Entrate.

Poi c’è da considerare che nella maggior parte dei casi le abitazioni costruite decenni fa sono caratterizzate da volumi differenti: stanze più ampie, soffiti più alti, spazi che ormai sono scomparsi. Tutto questo, una volta rimodernato in base al tuo gusto, ti farà scoprire veramente un modo tutto nuovo di vivere la casa.

Per intraprendere una ristrutturazione occorre tempo… ma anche una buona dose di pazienza e tanto entusiasmo, perché quando si lavora su case datate, c’è il rischio che da un momento all’altro salti fuori qualche pecca non preventivata. Per tutelarti in questo senso, prima dell’acquisto puoi comunque avvalerti della consulenza di un geometra o un architetto.

Alcuni potrebbero vivere questa esperienza come un vero incubo, con l’ansia che i lavori si possano prolungare più a lungo del previsto; se pensi di non avere l’indole giusta per affrontare serenamente una ristrutturazione impegnativa, questo tipo di immobile non fa per te. Meglio orientarsi su una casa nuova o comunque in buono stato.

Allora? Cosa hai scelto? Casa nuova o da ristrutturare? Faccelo sapere lasciandoci un commento!

P.S.: Hai bisogno di altre informazioni per chiarirti le idee? Per la tranquillità della tua ricerca, avere al tuo fianco un professionista sarà certamente di grande aiuto: da anni lo Studio Serena Immobiliare lavora nella zona di Empoli offrendo i migliori servizi immobiliari per garantire il buon esito delle operazioni immobiliari dei suoi clienti. Contattaci o vieni a trovarci in Agenzia in Piazza Don Minzoni 28 a Empoli (FI).

Ascolteremo le tue esigenze e ti proporremo solo soluzioni adatte, fino alla realizzazione del tuo sogno!

Ti aspettiamo…

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